L’attesa per i nuovi incentivi auto è finalmente terminata.
Il relativo decreto (link in basso) approda in Gazzetta Ufficiale, rendendo certi i tempi e le modalità di fruizione. Ricordiamo che a febbraio era stato presentato lo schema del provvedimento al Tavolo Automotive presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre a fine marzo il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, aveva controfirmato il testo.
Le agevolazioni saranno attive da lunedì 3 giugno: i fondi complessivi ammontano a quasi 1 miliardo di euro e saranno fruibili fino al 31 dicembre 2024.
Gli incentivi si differenziano in tre fasce di emissioni di CO2:
- 0-20 g/km di CO2 (elettriche e alcuni modelli ibridi plug-in);
- 21-60 g/km di CO2 (ibride plug-in);
- 61-135 g/km di CO2 (mild e full hybrid, benzina, diesel, Gpl e metano).
Il prezzo di listino dell’auto da acquistare non può essere superiore a 42.700 euro (Iva inclusa) se elettrica o con emissioni superiori a 61 g/km. La soglia è innalzata a 54.900 euro (Iva inclusa) per le auto ibride plug-in con emissioni comprese fra i 21 e i 60 grammi.
Il contributo massimo ottenibile, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, è di 13.750 euro per i modelli elettrici, seguendo lo schema contenuto nella tabella qui sotto, che prevede la maggiorazione del 25% degli importi nel caso di reddito familiare Isee inferiore a 30mila euro (ma non per l’acquisto di veicoli nella fascia tra 61 e 135 g/km).
Gli incentivi auto 2024 valgono anche per le auto usate, per le quali lo sconto previsto è di 2.000 euro, unicamente se hanno un prezzo non superiore a 25.000 euro, si rottama un vecchio veicolo Euro 4 o inferiore e hanno emissioni fino a 160 g/km di CO2.
Sono previsti bonus anche per chi installerà impianti a metano (800 euro) o Gpl (400 euro), su auto con classe di emissioni non inferiore a Euro 4.
Un’ultima novità riguarda il cosiddetto “social leasing”, il noleggio a lungo termine per le persone fisiche che stipulano contratti per almeno 3 anni (sempre per auto che rientrino nelle fasce previste): la cifra stanziata dal governo è di 50 milioni, ma non è stato ancora definito in che modo questi verranno ripartiti.
Ricordiamo che la procedura burocratica per l’accesso ai fondi è a carico del venditore: chi acquista dovrà semplicemente sottoscrivere in concessionaria un contratto di acquisto di un’auto nuova compatibile – per prezzo e classe di emissioni – con la tabella in alto. Il venditore caricherà la domanda sulla piattaforma ministeriale dedicata. Il rischio è che i bonus vadano esauriti in poco tempo: gli incentivi sono attesi da molto e il 3 giugno potrebbe verificarsi un vero e proprio “click day”.
I ritardi hanno inoltre causato un blocco del mercato. Secondo gli ultimi dati diffusi a inizio maggio da Motus-E e relativi ad aprile 2024, si è registrato un -20% in confronto allo stesso mese del 2023, con 3.173 nuove vetture full electric immatricolate, il 2,3% del totale venduto nel mese considerando tutti i tipi di alimentazioni.
Nei primi quattro mesi del 2024, le nuove auto elettriche registrate in Italia sono state in totale 16.402, in calo del 19,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una quota di mercato scesa al 2,8% (3,7% nel periodo gennaio-aprile del 2023).
Fabio Pressi, presidente di Motus-E, ha accolto con soddisfazione la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto. In una nota dichiara: “Anche se al momento l’orizzonte della misura si è ridotto a soli sei mesi, ed è un peccato che non sia stata colta l’occasione per allineare il ‘cap’ di prezzo per le auto elettriche incentivabili a quello delle ibride plug-in, l’incentivo raggiunge valori molto importanti per le auto a zero emissioni e consentirà a moltissimi automobilisti di avvicinarsi all’elettrico e di poter beneficiare di tutti i vantaggi di questa tecnologia”.
In quest’ottica va ricordata la proposta congiunta avanzata al governo da Motus-E insieme alle altre maggiori associazioni automotive italiane, che mira a sostenere il processo di elettrificazione delle flotte aziendali, supportando le imprese nel percorso di rinnovo del proprio parco auto.
La proposta di intervento riguarda le percentuali di deducibilità dei costi di acquisto o di leasing finanziario e di noleggio, in base alle emissioni di CO2, e l’innalzamento dell’attuale costo massimo fiscalmente riconosciuto.
- Il decreto (pdf)