Dopo un “aprile nero” il petrolio respira un po’: gli ultimi dati della IEA

CATEGORIE:

Attesi tagli alla produzione globale di oro nero per 12 milioni di barili giornalieri a maggio. Domanda in leggera ripresa.

ADV
image_pdfimage_print

Dopo un “aprile nero” in cui il petrolio ha visto prezzi negativi e la domanda di oro nero è crollata in tutto il mondo a causa del lockdown, inizia a vedersi qualche segnale di ripresa nel mercato petrolifero.

Se ieri, 18 maggio, il barile a WTI era a 31,8 $, va detto che le previsioni 2020 restano fosche e i numeri sono lontani da quelli registrati prima dell’emergenza coronavirus.

Questa è la sintesi dell’Oil Market Report di maggio pubblicato dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA, International Energy Agency).

In particolare, evidenzia la IEA, ci sono due ragioni dietro la risalita della domanda petrolifera: il graduale allentamento delle restrizioni globali alla mobilità e – ancora più importante – i tagli netti alla produzione di greggio in virtù dell’accordo OPEC+ siglato lo scorso aprile.

In totale, la IEA si aspetta una riduzione delle forniture petrolifere nell’ordine di 12 milioni di barili giornalieri a maggio, in confronto al mese precedente.

E già ad aprile, le forniture di petrolio dai paesi non-OPEC, guidati da Canada e Stati Uniti, erano scese di circa 3 milioni di barili giornalieri in confronto ai livelli d’inizio anno.

Per quanto riguarda la domanda globale di petrolio, l’agenzia ora stima che il 2020 perderà 8,6 milioni di barili quotidiani; mentre nella Global Energy Review 2020 dello scorso aprile, la stessa IEA parlava di perdite pari a circa 9 milioni di barili/giorno.

Intanto è leggermente migliorata la stima sulla domanda petrolifera per il secondo trimestre 2020: circa 3,2 milioni di barili/giorno in più rispetto alle previsioni precedenti, anche se la domanda rimarrà molto più bassa in confronto al livello in cui era nello stesso periodo del 2019.

Rimane molta incertezza, afferma la IEA, sull’evolversi della pandemia e sulla possibilità che i governi allentino le misure di lockdown senza causare nuove ondate di contagi da Covid-19.

ADV
×