Decreto Sostegni Ter? “Inutile, stravolge dinamiche di mercato ed è rischioso per il paese”

Coro unanime delle associazioni di categoria, ambientaliste, dei consumatori e dei produttori di energia rinnovabile contro il DL Sostegni, che vorrebbe attenuare il caro energia.

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Coro unanime delle associazioni di categoria, ambientaliste, dei consumatori e dei produttori di energia rinnovabile contro il DL Sostegni, che vorrebbe intervenire per attenuare il caro energia.

“Il decreto legge stravolge le dinamiche di mercato, non risolve l’emergenza in corso e potrebbe anche essere illegittimo”, scrivono in un comunicato congiunto Adoc, Adiconsum, Adusbef, Anev, Anie, Arse, Assoidroelettrica, Assoutenti, Arte, Casa del Consumatore, Codacons, Confconsumatori, Centro tutela consumatori Sud Tirolo, Coordinamento Free, Elettriità Futura, Energia Libera, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Wwf.

Il DL Sostegni approvato dal Consiglio dei Ministri, in vigore da oggi, prevede a favore delle imprese un intervento di circa 1,7 miliardi di €, volto appunto a contenere l’aumento dei costi delle bollette.

Le organizzazioni però evidenziano che il provvedimento non ha avuto affatto un’ampia condivisione con le associazioni.

In particolare, quindi, il decreto “mette in grave rischio il corretto svolgimento delle dinamiche di mercato e non risolve minimamente la situazione emergenziale in corso, che si avvia a generare gravi ripercussioni sul sistema sociale ed economico del Paese”.

Si tratta – accusano i sottoscrittori del comunicato – di un intervento estemporaneo e di complessa attuazione che non consentirà di “raggiungere l’obiettivo auspicato di introdurre modifiche strutturali al sistema elettrico al fine di favorire la crescita delle fonti rinnovabili che invece sarebbero in grado di ridurre e stabilizzare i prezzi di borsa; inoltre mette a rischio anche le dinamiche di mercato energetico così come strutturato”.

Le organizzazioni fanno anche capire che, relativamente al decreto Sostegni ter, ci potrebbero essere evidenti profili di legittimità.

Chiedono quanto prima l’apertura di un tavolo di confronto, fondamentale alla luce dell’attuale crisi energetica del Paese.

Un confronto che avrebbe come obiettivo di definire “interventi strutturali che garantiscano nel medio e lungo periodo al Paese costi energetici stabili, concorrenziali e quanto più indipendenti possibile dai contesti geopolitici internazionali, nel rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione assunti dal nostro Paese”.

QualEnergia.it ha fatto una prima valutazione degli aumenti della sola bolletta elettrica che le famiglie medie italiane si troveranno a pagare nel corso del 2022 rispetto all’anno precedente (Aumento della bolletta elettrica per utente tipo in maggior tutela: oltre 600 € in più all’anno), ma l’impatto, che valuteremo meglio nei prossimi giorni, sarà ancora più pesante per i consumi più elevati e soprattutto per le piccole e medie imprese.

Certamente questo provvedimento non va a toccare tali realtà che stanno soffrendo maggiormente il caro energia, tanto che per alcune si sta già registrando una riduzione dell’attività, per altre addirittura si prospetta la chiusura. E gli effetti della peggiore inflazione da alcuni decenni sono proprio dietro l’angolo.

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