La rete europea del World Green Building Council in collaborazione con otto città e otto GBC, tra cui GBC Italia, ha annunciato, in occasione della Conferenza Globale “Urban Future” in corso a Oslo, il lancio di BUILD UPON2, la seconda fase del più grande progetto collaborativo al mondo per la riqualificazione degli edifici.
Questo progetto finanziato dall’Unione Europea consentirà alle città di tutta Europa di unire le forze con i governi e le industrie nazionali per decarbonizzare lo stock di edifici esistenti entro il 2050. BUILD UPON2 consoliderà l’efficacia e l’attuazione delle strategie nazionali di riqualificazione del costruito come previste dalla direttiva UE sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD).
Ricordiamo che gli edifici sono responsabili del 40% del consumo di energia nell’Ue. Poiché il 90% degli edifici esistenti di oggi rimarrà nel 2050, la ristrutturazione degli edifici esistenti è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Tuttavia, gli edifici europei non vengono riqualificati con la velocità e profondità necessarie per realizzare questi obiettivi e visto che il 75% degli europei vive attualmente nelle città, è ancora più cruciale per le città svolgere il proprio ruolo nel guidare la sfida della riqualificazione del patrimonio costruito in Europa.
Le otto città pilota che saranno attivamente coinvolte nel progetto sono:
- Velika Gorica (Croazia)
- Budaörs (Ungheria)
- Dublino (Irlanda)
- Padova (Italia)
- Wroclaw (Polonia)
- Madrid (Spagna)
- Eskişehir (Turchia)
- Leeds (Regno Unito)
Queste città svilupperanno e testeranno uno schema dell’impatto di riqualificazione su più livelli contenente una serie di punti chiave e indicatori misurabili del progresso, tra cui: riduzione delle emissioni, aumento dell’occupazione e miglioramento della salute.
Considerando i dati a livello locale, lo schema collegherà la riqualificazione alle politiche e ai processi decisionali a livello nazionale. L’obiettivo generale del progetto è quello di avere almeno 10 città impegnate pubblicamente a stabilire strategie per la decarbonizzazione degli edifici entro il 2050.
“Dobbiamo aumentare i nostri sforzi per modernizzare i nostri edifici e rinnovarli per offrire condizioni di vita sane e confortevoli, riducendo allo stesso tempo la domanda di energia. La riqualificazione energetica è una soluzione indispensabile e sostenibile di lungo termine per alleviare la povertà energetica e fornire case più calde per i nostri residenti, scuole più sane per i nostri bambini e costi energetici ridotti per i nostri ospedali e le nostre imprese”, ha detto Cristina Gamboa, CEO, World Green Building Council
Almeno 50 milioni di europei, circa il 10% della popolazione totale, sono poveri di energia. La povertà energetica, legata al basso reddito familiare, ai costi energetici elevati e alle abitazioni inefficienti, ha gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini dell’Ue, tra cui un numero maggiore di morti invernali, effetti nocivi sulla salute mentale, problemi respiratori e circolatori.
Una riqualificazione profonda ha benefici di vasta portata per la società poiché l’aumento del comfort interno e della qualità dell’aria evita malattie e morti premature associate al vivere in case fredde e umide. E questo a sua volta riduce la pressione sui servizi sanitari e sociali.
Come visto è coinvolta in Italia anche Padova (nella foto in alto uno scorcio di vecchie abitazioni della città veneta). Arturo Lorenzoni, il vice Sindaco, ha dichiarato: “Padova si impegna a riqualificare gli edifici per migliorare la città per visitatori e cittadini. Riqualificare i nostri edifici contribuirà a rafforzare la nostra crescita economica e offrirà opportunità di impiego per le popolazioni locali. Impareremo dalle città pilota per sostenere il nostro lavoro anche nel resto d’Italia”.
Il settore europeo della riqualificazione energetica conta un giro d’affari di circa 109 miliardi di euro e rappresenta oltre 800.000 posti di lavoro (Renovate Europe). Il settore contribuirà a guidare l’economia dell’UE creando posti di lavoro, soprattutto all’interno delle PMI e impiegherà una vasta gamma di persone di diverse professioni, come ingegneri civili e architetti.
BUILD UPON 2 sarà guidato da un consorzio di otto Green Building Council (GBC), tra cui GBC Italia, membri del World Green Building Council, che collaboreranno con il Building Performance Institute Europe (BPIE) e la rete Climate Alliance che guida il Patto dei sindaci, che rappresenta oltre 7.000 amministrazioni locali e regionali.
In futuro, questo progetto sarà utilizzato come modello per l’attuazione dell’EPBD dell’UE e per le città del Patto dei Sindaci che si impegnano nella decarbonizzazione del loro patrimonio edilizio, nonché per i governi di tutto il mondo che cercano un orientamento nelle loro strategie nazionali del settore delle costruzioni.
BUILD UPON è stato inizialmente avviato nel 2015 e ha creato una comunità di stakeholder di oltre 2.000 organizzazioni diverse che hanno portato un cambiamento nell’affrontare la sfida della riqualificazione degli edifici in Europa.
Questa prima fase si è conclusa con le raccomandazioni chiave secondo le quali le strategie nazionali di ristrutturazione dovrebbero concentrarsi sul facilitare le azioni a livello locale, di città. Pertanto, BUILD UPON2 si impegnerà con le città europee per progettare e facilitare azioni locali per attuare strategie nazionali di ristrutturazione degli edifici. Le attività del progetto saranno implementate in otto paesi europei con Green Building Council España come capofila.
Questo progetto ha ricevuto un finanziamento di 1.731.755 euro nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea con il contratto n. 840926 – BUILD UPON2 – H2020 – LC-SC3-EE-16-2018.
(dal comunicato di GBC Italia)