Cucinare a gas, una pessima scelta per salute e inquinamento indoor

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Dal Rocky Mountain Institute una rassegna della letteratura scientifica in materia. I rimedi? Ventilazione ed elettrificazione.

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L’aria nelle nostre case può essere più inquinata dell’aria esterna, se utilizziamo il gas per cucinare.

L’avvertimento arriva dal Rocky Mountain Institute (RMI) americano, che ha pubblicato un documento in collaborazione con altre organizzazioni (Physicians for Social Responsibility, Mothers Out Front, Sierra Club) per sintetizzare le più recenti ricerche scientifiche sull’inquinamento dell’aria domestica.

In particolare, si legge nel rapporto, l’uso di fornelli e forni a gas può portare le emissioni di monossido di carbonio e diossido di azoto, dentro casa, a valori ampiamente superiori rispetto ai limiti consentiti dalle norme sull’inquinamento atmosferico.

Insomma l’ambiente domestico può risultare più inquinato in confronto all’ambiente esterno.

Nelle case con cucine a gas, prosegue il documento, le concentrazioni di diossido di azoto (NO2) possono essere del 50-400% più elevate rispetto alle case dove non si utilizza il gas per cucinare.

E prolungate esposizioni al diossido di azoto, spiega il Rock Mountain Institute, sono un rischio per la salute delle persone, in particolar modo per i bambini: si parla di asma e altre malattie respiratorie.

L’istituto americano cita i dati diffusi dall’Università della California Los Angeles (UCLA), da cui emerge che cucinando per un’ora con fornelli e forni a gas, in oltre il 90% dei casi, si producono concentrazioni di NO2 che eccedono i valori di picco consentiti dalle nome Usa per la qualità dell’aria esterna.

Da questa ricerca, basata sul contesto americano, si possono trarre alcune indicazioni utili anche per gli altri paesi, Italia compresa, dove l’utilizzo di gas nelle case è diffusissimo.

Innanzitutto, bisogna ricordarsi di ventilare bene la cucina e più in generale l’ambiente domestico quando si cucina con il gas, aprendo le finestre e soprattutto impiegando una cappa sopra i fornelli; nella ricerca si evidenzia che negli Stati Uniti moltissime case sono sprovviste di cappe per la ventilazione nelle cucine.

Ma gli effetti migliori sulla qualità dell’aria interna si avrebbero sostituendo il gas con apparecchi elettrici, quindi piani cottura a induzione e forni elettrici.

Il documento quindi è un’occasione per riflettere anche sulle politiche per la riqualificazione energetica degli edifici, che dovrebbero puntare sempre più su elettrificazione, isolamento termico, uso di fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico) in modo da ridurre complessivamente le emissioni inquinanti dentro/fuori casa azzerando la combustione di fonti energetiche fossili; vedi anche l’articolo La casa tutta elettrica: quando conviene, soluzioni e costi.

È il concetto di casa passiva o NZEB (Nearly Zero Energy Building), una casa a bassissimo consumo energetico su cui punta molto la legislazione europea più recente in tema di edilizia verde con la direttiva EPBD sulla prestazione energetica degli edifici, che il governo italiano è impegnato a recepire nel nostro ordinamento con lo schema di decreto legislativo in discussione.

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