I consumi europei di benzina e gasolio nei trasporti stradali raggiungeranno un picco nel 2022, per poi scendere negli anni successivi grazie ai progressi della mobilità sostenibile, e questa tendenza determinerà anche un calo della domanda di biofuel.
Lo scrive la Commissione Ue, nel rapporto “EU agricultural outlook 2021-2031” (link in basso).
Secondo gli esperti di Bruxelles, al 2031 i consumi dei due carburanti fossili saranno scesi del 32% rispetto al 2022, portandosi a 139 miliardi di litri (diesel) e 62 miliardi di litri (benzina), come evidenzia il grafico sotto, tratto dal rapporto.
Per quanto riguarda i biocarburanti, si stima che il biodiesel avrà un picco di consumi nel 2023 a 18,9 miliardi di litri, per poi declinare del 24% fino a 14,3 miliardi di litri nel 2031.
Anche per la domanda di etanolo si prevede un picco nel 2023 (circa 7 miliardi di litri) con una successiva riduzione del 10% al 2031.
Guardando alle singole materie prime, nel campo del biodiesel si prevede che sarà la domanda di olio di palma a registrate il calo maggiore, perché molto probabilmente questo tipo di olio avrà maggiori difficoltà a ottenere le necessarie certificazioni di sostenibilità ambientale.
Invece il consumo di olio di colza rimarrà sostanzialmente stabile nel periodo 2021-2031, con una quota del 50% circa sul totale, mentre crescerà il ricorso a oli di girasole e di soia e dovrebbe anche aumentare la produzione di biodiesel avanzato da oli e grassi esausti, grazie al double counting negli obblighi di miscelazione con il diesel tradizionale.
In tema di etanolo, si prevede che il mais rimanga la principale materia prima, con una quota intorno al 44%.
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