In calo i consumi di gas in Italia: il primo semestre 2024 con i dati più bassi

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Confermata la tendenza della sempre minore domanda di gas nel nostro paese: appena 31 miliardi mc nel primo semestre 2024, il dato più basso dal 2013.

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Avevamo scritto che il 2023 era stato in Italia l’anno con il consumo di gas più basso da almeno 25 anni. Appena 61,5 miliardi di metri cubi, con un calo del 10,1% sul 2022 (vedi QualEnergia.it).

Una tendenza che viene confermata anche per il primo semestre 2024 con la domanda di metano più bassa dal 2013, anno che abbiamo voluto prendere come riferimento.

Il calo dal primo semestre 2023 è del 4,6% (-1,5 mld mc). E come di vede dal grafico più sotto il divario con il 2019, anno con maggiore consumo nel decennio, è di ben 9,3 mld mc.

Una riduzione della domanda legata a temperature invernali particolarmente miti, una minore richiesta dall’industria e, soprattutto dal settore termoelettrico (vedi Le rinnovabili superano le fonti fossili nella produzione elettrica del primo semestre).

I dati ufficiali sui consumi di giugno e del primo semestre 2024 sono raccolti qui sotto nella tabella pubblicata dal Mase-Dip.to Energia (DGIS).

Nel mese di giugno i consumi di metano sono diminuiti del 5,7% sullo stesso mese del 2023, con una leggerissima ripresa del gas proveniente dalla Russia (punto di ingresso di Tarvisio) e, come detto, del 4.6% per il periodo gennaio-giugno.

Da dove arriva il gas

Anche su base semestrale si registra un dato in crescita per il gas proveniente dalla Russia (+24,7%), anche se prima della guerra in Ucraina l’import ammontava a 15,9 mld mc (dato del primo semestre 2019), cioè 13,2 mld mc in più.

Nel complesso le importazioni di gas dell’Italia sono diminuite del 7% sul semestre 2023, quasi 2,3 mld mc in meno.

Il principale fornitore resta l’Algeria, con 10,7 mld mc (-6,6% sul primo semestre 2023), pari al 34,5% della richiesta nazionale del periodo considerato.

Segue, a distanza, la fornitura proveniente dall’Azerbaigian tramite il Tap: 5,2 miliardi di metri cubi (+5,5 sul primo semestre 2023). Il gas dal paese asiatico rappresenta il 16,6% della domanda del nostro paese.

In sensibile diminuzione l’import dal Nord Europa: -28,3%. Ormai ridotto al lumicino il gas proveniente dalla Libia: appena 883 milioni di metri cubi.

Anche il gas importato dai terminal GNL è in leggero calo: -9% sul 2023 (-745 milioni di mc). Nei rigassificatori sono arrivati 7,5 mld di mc, circa il 24% della richiesta nazionale. I terminal di Cavarzere e Piombino sono i due rigassificatori con più gas trattato.

In calo per quasi il 78% le esportazioni di gas dall’Italia all’estero. Infine, basso è l’impatto nella variazione delle scorte.

Per quanto riguarda la produzione nazionale di gas naturale il dato è ancora in calo: -3,4% sul semestre 2023.

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