Clima, sempre più CO2: a luglio 2019 siamo a 414 ppm

I dati aggiornati dell'osservatorio Noaa di Mauna Loa.

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Mentre si discute di come affrontare la questione clima, la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera continua a crescere, assieme alla temperatura media globale.

Ce lo ricordano i dati dell’osservatorio della National Oceanic and Atmospheric Administration statunitense di Muana Loa, alle Hawaii, che dal 1958 misura le concentrazioni di CO2.

Il record assoluto come media mensile si è avuto a maggio 2019, con 414,66 parti per milione (ppm) di CO2, il dato medio di giugno 2019, aggiornato ieri, è di 413,92 ppm: 3 punti sopra il valore medio dello stesso mese dell’anno scorso:

Qui sotto il grafico con il trend storico:

La soglia delle 350 ppm, verso cui secondo una parte rilevante della comunità scientifica dovremmo tendere per evitare gli effetti peggiori del riscaldamento globale, è stata sorpassata nel 1988, poi nel 2015 abbiamo sfondato anche le 400 ppm. Erano milioni di anni che non si arrivava a questi livelli.

Per vedere come ciò stia impattando sulla temperatura del pianeta, proponiamo un altro grafico dai dati Noaa, elaborato dalla nostra Ispra (si veda QualEnergia.it, Clima, in Italia l’ultimo anno è stato il più caldo di sempre).

Dovremmo frenare bruscamente e mettere la retromarcia per limitare i danni. Il grafico sotto, che mostra il tasso annuale con cui aumenta la concentrazione di CO2, dimostra chiaramente che non lo stiamo facendo affatto:

Come si vede la concentrazione sta crescendo più rapidamente negli ultimi 20 anni e il 2018 è stato il quarto anno nella classifica del maggior tasso di aumento della concentrazione di CO2, con 2016 e 2015 rispettivamente al secondo e terzo posto.

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