Camminare tra gli impianti a fonti rinnovabili, escursioni tra turismo e scoperta delle tecnologie

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Impianti idroelettrici, eolici e solari possono diventare tappe di percorsi di trekking da fare in bici o a piedi. Per amministrazioni comunali e associazioni locali un modo di valorizzare il proprio territorio. Alcune esperienze in Italia.

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Ipotizziamo che un impianto di energia rinnovabile si trovi nei pressi di un percorso escursionistico e che il Comune, le aziende o le associazioni locali, decidessero di farlo diventare una tappa del sentiero per offrire un valore aggiunto al loro territorio… potremmo quindi parlare di un Cammino dell’energia rinnovabile.

Esperienze di questo tipo non sono nuove in Italia, anche se ancora poco diffuse. Abbiamo raccolto alcuni casi di possibili escursioni da fare in uno o più giorni e che hanno offerto alle realtà locali un’ulteriore occasione per attrarre visitatori e, allo stesso tempo, per sensibilizzare sull’importanza dell’energia rinnovabile.

Umbria – Parco dell’energia Rinnovabile

Nel Comune di Guardea, in provincia di Terni, in un’area rurale attraversata da sentieri francescani si incontra il Parco dell’Energia Rinnovabile (PeR), un parco didattico che dal 2009 organizza attività di formazione sulle fonti rinnovabili.

Il Parco, oltre a essere un centro di ricerca e sperimentazione sulle energie pulite, è anche esempio di struttura autosufficiente a impatto positivo, poiché produce energia elettrica con il fotovoltaico. La struttura, situata ai piedi dei Monti Amerini, ospita anche un agriturismo immerso nei boschi.

Maurizio Ferrario, membro fondatore del Parco, ci ha raccontato che il PeR si trova nel percorso circolare di Collicello, un anello di 10 km percorribili a piedi o in bici, meglio se a pedalata assistita o in mountain bike.

Ma in che modo l’Amministrazione comunale potrebbe supportare le attività del PeR? Ferrario ci ha detto che il Comune non ha dimensioni tali da poter offrire un notevole sostegno alle attività del Parco, ma potrebbe essere già utile ricevere un contributo per la manutenzione della strada bianca per accedere al sito, lunga appena di 1.400 metri.

Veneto – Parco delle energie pulite e rinnovabili

L’Ufficio turistico IAT Est Veronese ci ha raccontato che nel Comune di Badia Calavena (VR) c’è un itinerario che conduce al Peper ParkParco delle Energie Pulite e Rinnovabili – un’idea nata dalle precedenti amministrazioni per la promozione e la valorizzazione del territorio.

Il Peper Park comprende la casa di Peper – ex edificio scolastico gestito da un’associazione per attività sportive, culturali ed escursionistiche – e una rete di sentieri che attraversa l’intero territorio comunale evidenziandone sia i tratti storico-culturali che gli sforzi compiuti dal paese per lo sviluppo delle rinnovabili, come la turbina eolica sul Monte Pecora, la centrale a biomasse nel centro del paese, il fotovoltaico nei pressi del campo sportivo e l’idroelettrico nei pressi di S. Andrea.

Nel Comune ci sono inoltre colonnine per ricaricare auto e bici elettriche, anche a supporto del servizio di e-bike (gestito da un privato), utilizzabile nel Peper Park.

Mentre in passato tutte le componenti del Parco delle Energie Pulite e Rinnovabili erano gestite da un’unica associazione, ora le attività sono state date in gestione in parte a privati e ad altre associazioni.

L’Ufficio turistico ci ha spiegato che l’Amministrazione comunale potrebbe aiutare nella ricerca di un’associazione o ente che rilanci l’iniziativa, ma soprattutto per interventi di manutenzione della segnaletica dei vari sentieri.

Valle d’Aosta – Giri d’energia

Giri d’energia” è un tour composto da 10 itinerari alla scoperta di dighe, centrali idroelettriche e bacini della Valle d’Aosta. L’iniziativa è stata lanciata dal Gruppo CVA, proprietario di 30 impianti idroelettrici, di 4 impianti eolici e di diversi impianti fotovoltaici.

Alcuni itinerari si articolano in più percorsi, da fare a piedi o in bici (tradizionale o elettrica): il dettaglio di ogni “giro d’energia” (lunghezza, tempi e modalità di percorrenza) è disponibile sul sito di CVA. Facendo questi itinerari è possibile conoscere le caratteristiche delle dighe e il funzionamento delle centrali, la loro storia e quella del paesaggio circostante.

L’esperienza di ANEV: escursioni tra le pale eoliche

Per quanto concerne le turbine eoliche localizzate nei pressi di percorsi escursionistici, Simone Togni, Presidente dell’Associazione Nazionale Energia del Vento (ANEV) ci ha raccontato come l’associazione promuova da anni molte iniziative di questo tipo.

“Gli impianti eolici sono particolarmente predisposti a ospitare percorsi escursionistici in bicicletta o a piedi visto che si trovano sui crinali più alti dei gruppi montuosi dell’Italia centro meridionale. Ogni turbina è collegata all’altra da strade, normalmente sterrate o al massimo ricoperte da ghiaia per consentire la manutenzione degli impianti, e che ben si adattano ad essere percorse”.

Togni ha menzionato l’esperienza in Provincia di Benevento, con il percorso del Fortore, da cui, anni fa, nacque l’iniziativa “A piedi nel Fortore lungo i sentieri del vento”, grazie anche al supporto di ANEV e del Gruppo IVCP (Italia Vento Power Corporation). Più recentemente ANEV con Legambiente hanno prodotto la Guida Turistica dei Parchi Eolici, con una seconda edizione pubblicata quest’anno.

Altre iniziative segnalate da Togni sono quelle in Liguria, come il parco eolico Stella che consiste in un percorso guidato, con tanto di tappe e cartelloni che spiegano le varie presenze faunistiche e florovivaistiche locali, oltre a spiegare il funzionamento delle macchine eoliche.

Insomma, un modo di unire il contatto con la natura e ridurre quella diffidenza e un certo divario di conoscenza verso le rinnovabili che ancora è presente in molti strati dell’opinione pubblica.

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