Bonus facciate e 110%, per Bankitalia “benefici più bassi dei costi”

La Banca d’Italia evidenzia che i vantaggi complessivi per l’economia sono stati inferiori alle spese sostenute. Intanto arrivano chiarimenti dalle Entrate per la vendita di immobili ristrutturati con il 110%.

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È una sorta di fuoco incrociato quello che si è abbattuto negli ultimi giorni sul già moribondo Superbonus edilizio.

Tra nuove stime sui costi, controlli sui lavori e rendicontazione dello strumento, il bonus ha perso la sua accezione di “super”, come ironicamente sottolineato ieri dal ministro dell’Economia Giorgetti, nel corso di un’intervista con il quotidiano La Provincia di Cremona.

In primis, da segnalare un nuovo documento pubblicato da Bankitalia per la collana “Questioni di economia e finanza”.

Il testo, disponibile in basso, è un’analisi d’impatto relativa a Bonus facciate e Superbonus 110%, secondo la quale “circa un quarto della spesa relativa agli investimenti sussidiati (oltre 45 miliardi) sarebbe stata effettuata anche in assenza degli incentivi”.

Per questo motivo “il moltiplicatore fiscale è stato inferiore all’unità” e, quindi, “i benefici per il complesso dell’economia in termini di valore aggiunto sono stati più bassi rispetto ai costi sostenuti per le agevolazioni”.

In totale, si sottolinea nel documento, “le due misure hanno comportato una spesa di oltre 170 miliardi nel periodo 2021-2023; circa il 3 per cento del Pil in media l’anno”.

Sempre in tema di benefici connessi al 110%, il Fisco ha precisato cosa succede in caso di vendita di immobili che abbiano ricevuto la maxi agevolazione fiscale.

L’Agenzia delle Entrate, infatti, con la circolare 13/E del 13 giugno (disponibile in basso), ha chiarito le prescrizioni dell’ultima legge di Bilancio n. 231/2023, articolo 1, commi da 64 a 67.

Secondo la norma, a partire dal 1° gennaio 2024, la vendita di immobili residenziali oggetto di interventi da Superbonus conclusi da meno di dieci anni, determina una plusvalenza che viene tassata al 26%.

Ci sono comunque delle eccezioni: prime case adibite ad abitazione principale, eredità o donazioni.

Questa sorta di radiografia in corso sul Superbonus non si esaurisce qui, visto che sono stati avviati dall’Enea una serie di controlli sui progetti di riqualificazione al 110% finanziati tramite Pnrr.

Il sistema di verifica fa riferimento a un elenco di 60.755 interventi rientranti nella misura 2.1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, pubblicata a fine maggio dal Mase (in basso).

A questo complesso di cantieri sono andati 13,95 miliardi di euro, con alcuni progetti che da soli cubano circa mezzo milione di euro.

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