AGGIORNAMENTO (17/9/24): è possibile presentare domanda dall’8 luglio 2024 per le installazioni effettuate nel 2024.
Avevamo già dato la notizia alla pubblicazione del decreto Mimit lo scorso 12 giugno, ma approfittiamo di una nota dell’Agenzia delle entrate per ricordare come funzionano i contributi per l’acquisto di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici da parte di utenti domestici, privati e condomini, mentre in basso trovate il decreto.
Il contributo – ricorda l’Agenzia sul suo portale Fisco oggi – è pari all’80% del prezzo di acquisto e posa di colonnine elettriche o wall box, nel limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente e fino a 8mila euro nel caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Per il 2024, lo stanziamento previsto è di 20 milioni di euro. In particolare, sono ammissibili al contributo le spese sostenute dai soggetti beneficiari con modalità tracciabili dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per l’acquisto dell’infrastruttura di ricarica e la relativa posa in opera.
Le spese possono comprendere:
a) l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese, se necessarie, quelle per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio
b) le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi
c) i costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo Pod (point of delivery).
Il decreto Mimit indica, inoltre, le caratteristiche che devono avere le infrastrutture di ricarica, che dovranno essere acquistate e installate, nuove di fabbrica e di potenza standard, venire collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari ed infine realizzate secondo regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità.
Per le persone fisiche, è richiesto inoltre che le infrastrutture siano esclusivamente ad uso privato e non accessibili al pubblico, mentre per la posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali è richiesto che siano destinate all’utilizzo collettivo da parte dei condòmini e non accessibili al pubblico.
Gli interessati potranno presentare la domanda tramite l’apposita piattaforma online, accedendo tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS).
Una volta effettuato l’accesso si potrà procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata.
Il Mimit comunicherà le date di apertura e chiusura dello sportello con un avviso sul proprio sito istituzionale.
Per informazioni: Invitalia