Bonus bici, le novità: 20 milioni in più e incentivi per barche elettriche a Venezia

Le modifiche nel ddl di conversione del decreto Rilancio approvato con la fiducia alla Camera: un riepilogo sulla misura e sul decreto che fisserà l’atteso click day.

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Anche se ancora non si sa quando si potrà fare la richiesta di rimborso per le bici già acquistate, né tanto meno quando sarà possibile farsi scalare il bonus direttamente dal negoziante, con la conversione il legge del Dl Rilancio, chi vuole usufruire degli incentivi per biciclette e micromobilità elettrica può stare un po’ più tranquillo, dato che cala il rischio che i fondi disponibili si esauriscano subito.

20 milioni in più per il bonus bici e micromobilità

Con una modifica approvata in sede referente al testo su cui si è già votata la fiducia alla Camera, infatti, si sono aggiunti 20 milioni di euro alla dotazione: si prevede l’incremento di 70 milioni per l’anno 2020 della dotazione del fondo “Programma sperimentale buono mobilità”, mentre il testo originario del decreto-legge prevedeva un aumento di 50 milioni.

Soldi, ricordiamo, che verranno dai proventi delle aste delle quote di emissione di CO2 e (per i 20 milioni in più) dal fondo “per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestino nel corso della gestione”, rifinanziato dal decreto stesso.

Incentivi per le barche elettriche nella laguna veneziana

Altre novità del bonus riguardano le barche dei veneziani e il trasporto scolastico. Si prevede, infatti, un fondo da altri 20 milioni di euro per il 2020 per ristorare le imprese che fanno servizi di trasporto scolastico delle perdite di fatturato subite a causa dell’emergenza, mentre per quel che riguarda le imbarcazioni del capoluogo veneto, ci sono nuovi incentivi.

Un milione di euro andrà speso in favore dei residenti (maggiorenni) nei Comuni della gronda della laguna di Venezia, per la sostituzione di motori entro o fuoribordo a due tempi con motori entro o fuoribordo elettrici: avranno diritto al 60 per cento della spesa sostenuta, dal 19 maggio 2020 al 31 dicembre 2020 fino a un massimo di euro 500 (e il contributo può essere richiesto una sola volta).

Bonus bici, l’incognita del portale e del decreto attuativo

Come noto, l’incentivo vale su bici e altri mezzi acquistati già a partire dallo scorso 4 maggio 2020 (e fino al 31 dicembre 2020).

In questa prima fase, aveva spiegato il Minambiente, si dovrà pagare per intero l’acquisto e poi chiedere il rimborso pari al 60% della spesa mediante un’applicazione web che è in via di predisposizione; poi, dal giorno in cui sarà attivo il portale, si potrà ottenere un buono spesa digitale da consegnare ai fornitori autorizzati, per acquistare il prodotto scontato senza dover anticipare il denaro.

Peccato che della piattaforma e del relativo decreto attuativo non ci siano ancora notizie ufficiali. A quanto riportano notizie di stampa, a rallentare il tutto sarebbe un disaccordo tra Mit e Ambiente sulla documentazione da produrre per avere il rimborso. Il dissidio ora si sarebbe risolto con la decisione di ammettere sia la fattura che lo scontrino parlante, mentre resterà senza bonus chi ha solo uno scontrino semplice; ma il decreto attuativo deve ancora passare dal MEF per la bollinatura e l’Agenzia delle entrate potrebbe avere da ridire sulle modalità con sui si vuole erogare questo incentivo, come detto anche retroattivo.

In attesa di notizie ufficiali su questo fronte, ricordiamo come funziona il bonus, anche secondo quanto chiarito dal Minambiente.

Chi può usufruire del bonus bici

Possono fruire dell’agevolazione i cittadini maggiorenni che hanno la propria residenza nei capoluoghi di Regione o di Provincia (anche se con meno di 50mila abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti e nei comuni delle 14 Città metropolitane (anche al di sotto dei 50mila abitanti), ovvero Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia.

Per essere sicuri che il proprio Comune di residenza rientri all’interno di un’area metropolitana è possibile consultare i relativi siti istituzionali ufficiali, mentre per verificarne la dimensione si deve fare riferimento alla banca dati Istat relativa al 1° gennaio 2019.

Cosa si può acquistare

Diverse le tipologie di mezzi di trasporto che rientrano nel beneficio. Ovviamente sono comprese le normali bici, nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita, le handbike e i veicoli nuovi o usati per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, come per esempio monopattini, hoverboard e segway (art. 33-bis del Dl n. 162/2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 8/2020) e i servizi di mobilità condivisa a uso individuale, esclusi quelli mediante autovetture.

Il buono può essere richiesto una sola volta, per un unico acquisto e non può essere utilizzato per comprare accessori come caschi, batterie, catene, lucchetti, eccetera.

Due fasi, due modalità per ottenere il bonus

Come detto sopra, i cittadini possono già acquistare la propria bici a partire dallo scorso 4 maggio 2020, presso qualsiasi rivenditore, anche online, purché con fattura. La scadenza è invece fissata al 31 dicembre 2020.

In questa prima fase, il cittadino dovrà pagare per intero l’acquisto e poi dovrà chiedere il rimborso pari al 60% della spesa fino a 500 euro, conservando la fattura e allegandola all’istanza da presentare mediante l’applicazione web che è in via di predisposizione e che sarà accessibile, anche dal sito istituzionale del ministero dell’Ambiente entro sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale attuativo.

Se non si vuole anticipare l’intero importo dell’acquisto, invece, occorrerà aspettare la fase due. Dal giorno in cui sarà attiva l’applicazione web, infatti, i cittadini potranno collegarsi, indicare sulla piattaforma il mezzo o il servizio che si intende acquistare e ottenere il buono spesa digitale che dovrà poi essere consegnato ai fornitori autorizzati.

In questo caso si pagherà solo il 40% del prezzo di acquisto, perché lo sconto verrà applicato direttamente da parte del fornitore, che riceverà il rimborso del restante 60%. Inoltre, l’acquisto dovrà essere fatto solo presso i negozi aderenti all’iniziativa. Il bonus non potrà essere superiore a 500 euro e dovrà essere utilizzato entro 30 giorni dalla relativa generazione, pena l’annullamento.

Infine, per chi ancora ne fosse sprovvisto, potrebbe essere utile già da ora dotarsi delle credenziali SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Saranno, infatti, necessarie per accedere alla nuova piattaforma e resterebbero comunque utili per tutta una serie di servizi online offerti dalla pubblica amministrazione.

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