Biomasse legnose, il settore fa il punto su presente e futuro della filiera

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I temi trattati nell'Assemblea dei Soci di AIEL: dalla gestione del bosco alla produzione di combustibili, dagli apparecchi domestici e caldaie fino alla loro installazione e manutenzione. Un video sulle attività annuali dell'associazione.

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L’Assemblea dei soci di AIEL (Associazione italiana energie agroforestali) dello scorso 7 giugno è stata l’occasione per fare il punto sulle politiche per il settore delle biomasse legnose, quello che può essere definito il “gigante” delle rinnovabili per contributo e potrà offrire ancora molto nell’ottica della transizione energetica.

Tra i temi d’attualità, il Presidente Domenico Brugnoni ha ricordato l’importanza di comunicare e di fornire all’opinione pubblica informazioni corrette e scientifiche, smentendo gli allarmi sensazionalistici che danneggiano un settore in espansione e pronto ad investire nell’innovazione e nella ricerca.

Anche Raul Barbieri, Presidente di Piemeti Spa di cui Aiel è partner tecnico, ha sottolineato gli sforzi che la filiera sta compiendo, ricordando l’impegno di Piemmeti a favore della promozione e qualificazione del settore grazie alle sue manifestazioni fieristiche “Progetto Fuoco” a Verona, “Italia Legno Energia” ad Arezzo e “PF Tecnologie” alla Fiera del Levante di Bari.

 “Un anno molto impegnativo per il settore e per la nostra Associazione – ha commentato Marino Berton nella sua veste di consulente strategico di AIEL. La nostra associazione è sempre più impegnata a rappresentare un’intera filiera che va dalla gestione del bosco alla produzione di combustibili, apparecchi domestici e caldaie, fino alla loro installazione e manutenzione nelle nostre case. Affrontiamo ogni giorno un contesto difficile che impone grande attenzione e capacità di cogliere le sfide in modo costruttivo” (sotto video di presentazione di un anno di attività di Aiel).

Tutta questa filiera non esisterebbe senza il bosco e la foresta: è per questo che la gestione forestale e l’analisi delle foreste italiane ed europee è stata il fulcro dell’intervento di Marino Berton.

L’analisi è partita dalla proiezione del video realizzato da Compagnia delle Foreste e Progetto SAM, in collaborazione con il Progetto LIFE FutureForCoppiceS e l’Azione COST EuroCoppice, che presenta i risultati di uno studio effettuato nelle aree ceduate nel complesso forestale del Marganai, in Sardegna, per anni al centro di polemiche sul presunto disboscamento ed erosione del terreno provocati dalla ceduazione.

I risultati del progetto SAM dimostrano invece che tecnica di ceduazione (che si basa sulla naturale capacità di ricrescita delle piante) è una forma di gestione forestale sostenibile. Il bosco ceduo, pianificato a scala di paesaggio e alternato con altre forme di governo del bosco, può contribuire in modo decisivo alla tutela del patrimonio forestale, alimentando al tempo stesso la filiera economica locale a valle, grazie alla produzione di legna e cippato e al loro utilizzo per la produzione di calore.

“Le nostre foreste e boschi non sono pienamente valorizzati –  ha spiegato Berton –. Il tasso di prelievo medio in termini di volume legnoso è meno di un quinto rispetto al tasso di incremento naturale dei boschi italiani. Per di più, la filiera produttiva nazionale risulta dipendente dall’estero per l’approvvigionamento della materia prima e più di 2/3 del suo fabbisogno strutturale ed energetico viene coperto dalle importazioni. Sarà dunque importante raggiungere un incremento dell’approvvigionamento di risorse legnose dai boschi italiani nel contesto di una puntuale pianificazione forestale, di una razionale selvicoltura secondo criteri di sostenibilità e di un adeguato monitoraggio dei prelievi”.

 La seconda parte dell’Assemblea si è concentrata invece sulle sfide che attendono il settore, e in particolare sul tema delle emissioni, alla luce delle novità introdotte con la firma del “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”, sottoscritto dal Governo italiano nel corso del Clean Air Dialogue di Torino (QualEnergia.it).

Dopo aver sintetizzato i principali interventi previsti dal Piano di azione, Berton ha illustrato la posizione di AIEL sui provvedimenti.

“Complessivamente – ha spiegato – AIEL ritiene che gli interventi e le azioni previsti vadano nella direzione giusta, riprendendo molti impegni già inseriti nel Protocollo d’Intesa firmato un anno fa dal Ministero dell’Ambiente e da AIEL per la riduzione delle emissioni degli impianti termici alimentati a biomasse legnose. Anche il Piano d’azione di Torino adotta un approccio di “filiera”, punta alla valorizzazione della certificazione di qualità dei biocombustibili per l’accesso agli incentivi come il Conto Termico e l’Ecobonus, e al miglioramento delle competenze degli installatori-manutentori”.

Oltre agli aspetti positivi, nel corso dell’Assemblea si è fatta chiarezza sui punti critici e sui temi che sono rimasti esclusi dal Piano: AIEL ritiene dannoso il mancato potenziamento delle attività di ispezione e controllo degli impianti, così come il ritardo accumulato nel popolamento dei catasti informatici degli impianti termici e l’assenza di specifiche iniziative per la promozione di buone pratiche finalizzate al corretto utilizzo degli impianti a biomasse da parte dei cittadini.

Infine, l’associazione sottolinea l’importanza di mettere in campo azioni concrete ed efficaci per la diffusione del Conto Termico, uno strumento fondamentale per garantire il turn-over tecnologico, di cui però resta inutilizzato circa l’80% delle risorse.

“Nel nostro futuro – ha concluso Berton – ci attendono impegni importanti come il nuovo Conto Termico 3.0, le regole per l’accesso agli incentivi, gli Ecobonus e l’aggiornamento delle regole per la formazione e la qualifica di installatori e manutentori. L’intera filiera sta attraversando una trasformazione, nel quadro della transizione energetica ancora troppo lenta dalle fonti fossili alle rinnovabili. Innovazione, professionalità, visione strategica, sostenibilità saranno sempre più i punti di forza decisivi per il gigante delle rinnovabili”.

L’Assemblea dei Soci Aiel ha rinnovato la governance per il prossimo triennio. Domenico Brugnoni è stato confermato nel ruolo di Presidente.  Fanno parte del consiglio direttivo Massimo Biondani, Marco Palazzetti, Domenico Dal Tio, Nereo Bussolaro, Imerio Pellizzari, Sandro Orlandini, Pietro De Padova e Gianni Tarello.

 

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