Anche il rifacimento della canna fumaria dà diritto a detrazione e bonus mobili

Il chiarimento dalle Entrate.

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Il rifacimento della canna fumaria di uno scaldabagno è da considerarsi “manutenzione straordinaria” e dà dunque accesso anche alla detrazione fiscale del bonus mobili.

Lo chiarisce l’Agenzia delle entrate rispondendo, dal suo organo ufficiale Fisco Oggi, a un contribuente che intende  rifare la canna fumaria dello scaldabagno, facendo installare un camino esterno in acciaio che, tramite apposito foro nella gronda in cemento armato, arriverà fin sopra il tetto.

Per l’individuazione degli interventi di manutenzione straordinaria e, in generale, degli interventi edilizi agevolabili – si spiega nella risposta – bisogna far riferimento alla legge quadro sull’edilizia e, in particolare, all’articolo 3 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia di cui al Dpr n. 380/2001. Tale normativa è stata modificata dall’art. 10, comma 1, lett. b), n. 1), del decreto legge n. 76//2020.

Nella circolare n. 28/2022 l’Agenzia delle entrate riporta, a titolo esemplificativo, alcune tipologie di interventi edilizi rientranti nella categoria “manutenzione straordinaria”. Tra questi, si legge, sono ricompresi “opere accessorie e pertinenziali che non comportino aumento di volumi o di superfici utili, nonché realizzazione di volumi tecnici quali centrali termiche, impianti di ascensori, scale di sicurezza e canne fumarie”.

L’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria, per i quali si usufruisce della detrazione del 50% prevista dall’articolo 16-bis del Tuir, legittima anche la richiesta del bonus mobili. Per avere quest’ultima detrazione è necessario, però, che l’acquisto dei mobili non sia precedente la data di avvio dei lavori di manutenzione straordinaria.

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