Aiuti di Stato per industria net-zero, via libera dell’Ue a Francia e Germania

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La Commissione europea ha autorizzato due piani di sostegno per Parigi e Berlino. Le misure per aiutare il settore verso il "net-zero "dei 27 Paesi finora approvate da Bruxelles ammontano a quasi 13 mld €.

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Germania e Francia potranno procedere con due schemi di finanziamento nazionali all’industria net-zero, per un totale di oltre 3,8 miliardi di euro.

Lo ha stabilito la Commissione europea dando il via libera – nell’ambito del quadro temporaneo Ue sugli aiuti di Stato – a un meccanismo di sostegno voluto da Parigi da 2,9 miliardi di euro per la produzione di batterie, pannelli solari, turbine eoliche e pompe di calore (e dei relativi componenti chiave) e a un aiuto di 902 milioni di euro concesso da Berlino a Northvolt per la realizzazione di una gigafactory di batterie per veicoli elettrici con capacità annua di 60 GWh.

La vice-presidente esecutiva della Commissione responsabile della Concorrenza, Margrethe Vestager, ha dichiarato in una nota: “la produzione di apparecchiature a impatto zero in Europa è di interesse strategico per l’economia e la società europee; ha un’enorme importanza per raggiungere i nostri obiettivi in ​​materia di mobilità pulita, sostenibilità e competitività”.

La misura francese è stata valutata nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione, che dal marzo 2023 consente agli Stati membri di elaborare regimi autonomi per sostenere gli investimenti in apparecchiature a zero emissioni nette, garantendo che il sostegno sia “proporzionato, mirato e temporaneo”.

La decisione fa seguito all’approvazione di programmi simili in Austria, Belgio, Germania, Ungheria, Italia, Slovacchia e Spagna, per un valore totale di 9,1 miliardi di euro, “con molti altri in cantiere”, specifica Vestager.

I finanziamenti saranno erogati da Parigi sotto forma di crediti fiscali. La Commissione ha ritenuto che il regime francese, che non supererà i massimali stabiliti e sarà concesso fino al 31 dicembre 2025, sia “necessario, appropriato e proporzionato per accelerare la transizione verde e facilitare lo sviluppo di alcune attività economiche, che sono importanti per l’attuazione del piano REPowerEU e del Green Deal”.

Per quanto riguarda il via libera concesso a Berlino, invece, la gigafatory (che verrà costruita a Heide, nel nord del Paese) potrà soddisfare le esigenze di 800mila veicoli all’anno, avvierà la produzione nel 2026 e raggiungerà la piena capacità nel 2029. Senza questo supporto Northvolt avrebbe realizzato lo stabilimento negli Stati Uniti sfruttando il sostegno dell’Inflation Reduction Act.

In totale le misure dei 27 membri dell’Ue a sostegno del settore net-zero finora approvate da Bruxelles ammontano a quasi 13 miliardi di euro.

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