Aiuti di Stato: nuove regole Ue, ma senza spinta verde

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Via libera alle ricapitalizzazioni delle aziende in difficoltà, con vincoli su dividendi e bonus, ma senza criteri ambientali.

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La Commissione europea ha appena aggiornato le regole temporanee sugli aiuti di Stato (Temporary Framework in vigore fino alla fine di dicembre 2020), che Bruxelles aveva adottato a marzo per aiutare le imprese a fronteggiare l’emergenza coronavirus con sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali, prestiti pubblici agevolati, garanzie statali ai prestiti bancari.

In particolare, spiega una nota della Commissione Ue, stabilisce nuovi criteri che consentono agli Stati membri di ricapitalizzare le aziende in difficoltà, inserendo al contempo una serie di garanzie per evitare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico europeo.

In tema di condizioni/vincoli ambientali da “agganciare” ai piani di sostegno e rilancio economico, su cui si sta discutendo moltissimo in queste settimane (vedi qui), non c’è però alcun criterio specifico in queste regole temporanee per gli aiuti di Stato.

L’unico riferimento alle misure “verdi”, nelle dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Margrethe Vestager, è il seguente (neretti nostri): E per la trasparenza pubblica, le grandi imprese devono anche riferire sull’uso degli aiuti ricevuti e sul rispetto delle loro responsabilità legate alla transizione verde e digitale”.

Tra le condizioni per ricevere gli aiuti, evidenzia Bruxelles, alcune riguardano la governance delle aziende: fino a quando lo Stato non sarà completamente uscito, si legge nella nota,i beneficiari sono soggetti al divieto di versare dividendi e riacquistare azioni” e inoltre, “fino al momento in cui sarà rimborsato almeno il 75 % della ricapitalizzazione, si applica una rigorosa limitazione della remunerazione della dirigenza, compreso il divieto dei bonus”.

Infine, la Commissione Ue ricorda che la disciplina degli aiuti di Stato per l’ambiente e l’energia, sarà riveduta entro il 2021 alla luce degli obiettivi del Green Deal europeo per sostenere una transizione economicamente efficace e socialmente inclusiva alla neutralità climatica entro il 2050.

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