A fine agosto le rinnovabili al 36,4% della domanda elettrica

Fonti rinnovabili ancora sotto i livelli del 2018. Eolico e fotovoltaico, insieme, crescono però del 10%, ma ricordiamo che tra 11 anni dovranno produrre quasi il 190% in più di quanto fatto nel 2018. Dai dati mensili di Terna.

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Con consumi e produzione elettrica di agosto 2019 che non si discostano di molto rispetto all’agosto 2018 (rinnovabili +422 GWh e identica domanda), concentriamoci sui dati relativi al periodo gennaio-agosto, facendo riferimento al nuovo report mensile di Terna (allegato in basso).

Tutte le fonti rinnovabili in questi otto mesi del 2019 hanno prodotto una quantità di elettricità inferiore di 1 TWh rispetto allo stesso periodo del 2018 (78,3 miliardi di chilowattora circa), recuperando un po’ il divario sull’anno precedente rispetto al periodo gennaio-luglio (QualEnergia.it).

La quota delle rinnovabili sulla domanda è al momento di 36,4%, mentre sulla produzione nazionale si attesta al 40,8%. Nello stesso periodo 2018 queste quote era più alte: rispettivamente, il 36,8% e il 42,6%.

La generazione da fonti rinnovabili dei primi otto mesi cresce comunque, anche se leggermente, rispetto allo stesso periodo degli anni 2015, 2016 e 2017, ma resta inferiore di ben 7 TWh rispetto al 2014.

Quanto detto si evidenzia dal grafico che riporta l’andamento della domanda di elettricità e la produzione da fonti rinnovabili nei periodi gennaio-agosto dal 2014 al 2019.

Il decremento delle rinnovabili di quest’anno va attribuito finora alla riduzione dell’apporto dell’idroelettrico che scende del 10,7% (-3,7 TWh) su gennaio-agosto 2018. La produzione termoelettrica invece è aumentata del 5,6% (+6,6 TWh). Il fotovoltaico aumenta del 7,5%, mentre l’eolico del 13,4%.

Saranno queste due ultime fonti quelle a dover crescere di più nei prossimi 11 anni: di circa 2,8 volte al 2030 (fino a circa 115 TWh contro i 40 TWh del 2018); quindi in poco più di un decennio servirà un aumento del 190%.

Tanto per fare un bilancio, insieme, la generazione dalle due fonti, è cresciuta dal 2014 di appena il 9% (da 36,9 a 40,2 TWh/anno).

Qualche segnale più positivo si nota se ci riferiamo al periodo che stiamo considerando (gennaio-agosto): come si può dedurre dalla tabella qui in basso, eolico e FV aumentano del 16% rispetto allo stesso periodo del 2014 (da 27,1 a 31,5 TWh). Rispetto al 2018 siamo a circa +10%.

A fine agosto l’idroelettrico, con 31,2 TWh, ha soddisfatto finora il 14,4% dei consumi di elettricità (era al 16,2% nel 2018, e solo al 12,8% nel 2017). È al 16,3% sulla produzione elettrica nazionale.

Il fotovoltaico ha coperto l’8,5% della domanda e il 9,6% della produzione nazionale (sulla domanda era al 7,9% e al 9,2 nel 2018). Il dato percentuale e assoluto del FV per questi primi otto mesi di agosto 2019 è comunque pressoché simile a quello del 2017.

L’eolico con i suoi 13,2 TWh soddisfa il 6,1% della richiesta (era al 5,4% nel 2018); sulla produzione interna soddisfa il 6,9% del totale.

Insieme, solare ed eolico hanno contribuito finora al 14,6% della domanda elettrica nazionale. Ancora sono leggermente sopra, in termini assoluti e percentuali, dell’idroelettrico.

Ad agosto 2019 la quota annuale di idroelettrico sul totale della generazione da fonti rinnovabili è del 39,9% (un anno fa era al 44,1%) (vedi grafico sotto).

Il fotovoltaico rappresenta il 23,5% di tutte le rinnovabili elettriche e l’eolico il 16,8%, entrambe in aumento sul 2018.

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