Linee guida VIA regionale: emanato il decreto

Il provvedimento è stato emanato dal ministero dell'Ambiente ed entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta. Pone fine a un vuoto normativo in tema di assoggettabilità a VIA. Accolte diverse osservazioni delle Commissioni parlamentari.

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Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha emanato il decreto con le Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle Regioni e delle Province Autonome, previsto dall’articolo 15 del Decreto Legge 91/2014 (allegato in basso).

Il provvedimento, che entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, pone fine a un vuoto normativo in materia di assoggettabilità a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che ha rischiato di paralizzare più settori. Il testo interviene sul vuoto lasciato dal decreto Competitività che aveva abrogato parte della normativa esistente per recepire quanto disposto dalla Commissione europea nell’ambito di una procedura di infrazione (2009/2086).

Quello che l’Europa contestava delle vecchie regole è che stabilissero unicamente in base alla taglia se un progetto dovesse passare per la VIA. Ecco che le nuove linee guida, accanto alle soglie dimensionali (quelle stabilite dall’allegato IV alla parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modifiche), introducono una serie di criteri aggiuntivi in base ai quali si deciderà quando un impianto dovrà essere sottoposto a VIA.

Nelle parole del Minambiente, si forniscono “indirizzi e criteri per l’espletamento della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA ex art.20 del D.lgs.152/2006 e ss.mm.ii. dei progetti elencati nell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii. al fine di garantire un’uniforme e corretta applicazione su tutto il territorio nazionale delle disposizioni dettate dalla direttiva VIA.”

Le Linee Guida, si spiega, “integrano i criteri tecnico-dimensionali e localizzativi utilizzati per la fissazione delle soglie già stabilite nell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.lgs.152/2006 per le diverse categorie progettuali, individuando ulteriori criteri contenuti nell’Allegato V alla Parte Seconda del Codice dell’ambiente, ritenuti rilevanti ai fini dell’identificazione dei progetti da sottoporre a verifica di assoggettabilità a VIA.”

Il decreto, il cui iter di approvazione è stato molto articolato, è emanato di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, previa l’intesa della Conferenza Stato-Regioni e acquisito il parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia che metteva in evidenza alcune problematiche di cui avevamo parlato anche su queste pagine.

Il decreto (pdf)

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