IMS Research: fotovoltaico italiano in caduta libera?

Il quinto conto energia fotovoltaico potrebbe nascere con i mesi contati e con ogni probabilità nel 2013 l'Italia scenderà dal podio mondiale del solare. La previsione della società di consulenza è forse un po' pessimistica: il V conto energia nascerà con un budget dimezzato e morirà a inizio 2013, con solo 3 GW di installazioni.

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Il quinto conto energia fotovoltaico potrebbe nascere con i mesi contati e con ogni probabilità nel 2013, per la prima volta dopo 5 anni, l’Italia scenderà dal podio mondiale del solare. Questa constatazione, non nuova per i lettori di Qualenergia.it (vedi qui) è riconfermata nell‘ultimo report di Ims Research pubblicato ieri (vedi comunicato).

Con il contatore GSE che continua camminare e diversi impianti che ancora non vi sono conteggiati, allorché il quinto conto energia partirà, il 27 agosto, ci si potrebbe trovare con un budget residuo dimezzato rispetto ai 700 milioni di euro programmati. Conseguentemente, Ims Research ha ridotto da 7,5 a poco più di 3 GW la stima degli impianti che saranno avviati nei prossimi due anni.

Come sappiamo, il quinto conto energa, e con esso – per quanto è dato sapere al momento – gli incentivi ai nuovi impianti fotovoltaici, finirà 30 giorni dopo il raggiungimento della spesa annua cumulativa di 6,7 miliardi. Secondo la società di consulenza il quinto conto energia morirà così a inizio 2013.

Secondo le stime IMS, infatti, all’avvio del nuovo conto a fine agosto, la spesa cumulativa – attualmente attorno a 6,1 miliardi, grazie alle installazioni che si stanno facendo e a quelle fatte ma non ancora conteggiate – sarà salita a circa 6,4 miliardi. Resteranno così solo 300 milioni per incentivare i vari impianti nel quinto conto energia: le installazioni nel 2012 diminuiranno rispetto al 2011, ma nel 2013 crolleranno sotto ai 3 GW per la prima volta dal 2009; anche se in alcune zone d’Italia si potranno fare impianti senza incentivi, questo non sarà sufficiente a mantenere le dimensioni del mercato attuali e l’Italia, dopo 5 anni sul podio, uscirà dal novero dei mercati più importanti del fotovoltaico.

Previsioni, quelle di IMS Research, che sono leggermente più pessimistiche di quelle fatte da Qualenergia.it: secondo il nostro direttore scientifico Gianni Silvestrini, all’avvio del quinto conto energia dovrebbero rimanere 400-500 milioni e con ogni probabilità si esauriranno il prossimo anno, a fronte di installazioni per una potenza di circa 3 GW.

Tutte le stime, quelle nostre come quelle di IMS Research, al momento però sono purtroppo solamente indicative: dovremo attendere almeno fino a metà del mese prossimo per stimare meglio l’aspettativa di vita del nuovo conto energia. Sentire il polso alle installazioni di fotovoltaico in Italia, come dimostra la storia dei vari conti energia, specie a ridosso di scadenza come quella attuale, si è sempre dimostrato molto difficile.

Le domande di incentivo hanno avuto una forte accelerazione a fine giugno, per riuscire a rispettare la scadenza del 30 di quel mese che permetteva di accedere alle tariffe del primo semestre del quarto conto energia e di evitare di dover adeguare gli inverter alla normativa CEI 021. La previsione è che, dopo una volata che continuerà ancora un paio di settimane per rimanere nel quarto conto, il lievitare della spesa per gli incentivi freni bruscamente a causa dell’attuale scarsa disponibilità di interfaccia a norma CEI 0-21 sul mercato (si veda l’articolo di oggi) e dei tempi di connessione spesso molto lunghi.

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