Il crollo dei prezzi del fotovoltaico accelererà: è l’effetto silicio

Il crollo dei prezzi dei moduli fotovoltaici nel 2011 è stato vertiginoso e le previsioni sono che non si arresti almeno per i prossimi due anni. A dare un'ulteriore accelerata sarà un calo del prezzo del silicio, che trasferirà così su questo segmento della filiera parte della pressione dovuta a margini di profitto sempre più risicati.

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Il crollo dei prezzi dei moduli fotovoltaici nel 2011 è stato vertiginoso e si prevede che non si arresti almeno per i prossimi due anni. A dare un’ulteriore accelerata sarà un calo del prezzo del silicio, che trasferirà così su questo segmento della filiera parte della pressione dovuta a margini di profitto sempre più risicati. E’ questo il sunto estremo dell’analisi che fa Green Tech Media Research nel presentare l’ultimo rapporto sulla produzione di silicio.

Come sappiamo, quest’ultimo anno per l’industria del fotovoltaico è stato caratterizzato da una forte sovrapproduzione rispetto alla domanda e questo ha praticamente dimezzato i prezzi nel giro di 12 mesi: a inizio 2011 il prezzo dei moduli in silicio cristallino era attorno agli 1,80 dollari per watt, a fine anno si è scesi a 0,90.

In questo calo di prezzo finora il costo della materia prima principale, ossia il silicio ad alto grado di purezza, ha giocato un ruolo del tutto marginale: l’80% è infatti venduto con contratti di lungo periodo, che non sono praticamente stati ritoccati nel corso del 2011. Nel frattempo però il prezzo spot del silicio, sempre a causa della sovrapproduzione, è precipitato: dagli 80 $/kg di fine marzo 2011 ai meno di 30 di dicembre, un calo di oltre il 60%.

Questi nuovi prezzi hanno permesso agli acquirenti, ossia i produttori di wafer, di rinegoziare i contratti: a partire dal 2012 dunque potranno acquistare il silicio a un costo molto minore. E questo si rifletterà lungo la catena con un’ulteriore riduzione di prezzo dei moduli. Un calo di 30$/kg del silicio, stima GTM Research si tradurrà in una riduzione del prezzo dei moduli di circa 0,20 $/watt portandolo intorno anche a 0,70 $/watt

Insomma siamo lontani anni luce dai tempi (eravamo nel 2008) in cui il silicio, scarso rispetto alla richiesta, era un collo di bottiglia per la filiera e i pochi produttori, quasi un oligopolio, potevano chiedere anche più di 400 $/kg, realizzando margini di profitto altissimi. Negli anni successivi, infatti, attirati dai profitti, molti sono entrati nella ‘filiera alta’ e la capacità produttiva si è espansa fino a divenire troppo grande rispetto alla domanda, facendo crollare i prezzi fino ai livelli attuali.

Prezzi che ora in alcuni casi sono inferiori anche ai costi di produzione (vedi grafico sopra) che non sono scesi di molto. Mentre per il mercato del fotovoltaico in generale si prevede una crescita annuale del 10-20% nei prossimi anni, poi, la domanda di silicio crescerà più lentamente poiché nei moduli FV moderni se ne usa sempre meno. La previsione di GTM è dunque che i prezzi scendano fino ai 20$/kg, buttando fuori dal mercato diversi produttori: dei 170 attuali entro la fine del decennio ne sopravviveranno una dozzina.

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