Progetto desertec, siglata la joint venture DII

  • 4 Novembre 2009

CATEGORIE:

Il gruppo dei membri fondatori del DII, composto da 12 aziende e da DESERTEC Foundation, ha siglato a Monaco i documenti associativi relativi all'istituzione di questa joint venture che punta ad accelerare lo sviluppo del progetto DESERTEC, come proposto dalla DESERTEC Foundation. Da un comunicato della Siemens.

ADV
image_pdfimage_print

Nei giorni scorsi il gruppo dei membri fondatori del DII, composto da 12 aziende e da DESERTEC Foundation, ha siglato a Monaco i documenti associativi relativi all’istituzione di questa joint venture che punta ad accelerare lo sviluppo del progetto DESERTEC, come proposto dalla DESERTEC Foundation. La mission di DII verterà in particolare su un’analisi scrupolosa volta alla creazione di un framework di investimenti per fornire al MENA (Medio Oriente e Nord Africa) e all’Europa energia solare ed eolica. L’obiettivo a lungo termine è di riuscire a soddisfare una parte sostanziale della richiesta di energia delle nazioni MENA e di arrivare a coprire fino al 15% del fabbisogno energetico europeo entro il 2050. Grazie a questa nuova joint venture sta quindi prendendo forma un’iniziativa unica che ha lo scopo di giungere a una fornitura di energia affidabile, sostenibile ed eco-compatibile proveniente dai deserti del Medio Oriente e del Nord Africa.

Recentemente gli shareholder della DII hanno nominato Paul van Son CEO della joint venture. Paul van Son ha ricoperto per circa 30 anni vari incarichi manageriali per l’industria energetica europea, tra cui la posizione di Managing Director per Deutsche Essent (Germania) e Econcern (Olanda). Queste aziende vantano un’ottima reputazione nell’ambito dello sviluppo di energia da fonti rinnovabili e di programmi per l’efficienza energetica. Paul van Son è inoltre Presidente della European Federation of Energy Traders (EFET) e della Energy4All Foundation, attualmente operante in Africa.

“Supportiamo fortemente la vision del progetto DESERTEC, del quale riconosciamo il ruolo guida per la transizione verso una fornitura sostenibile di energia nelle nazioni MENA e in Europa. È giunta l’ora di trasformare questo progetto in realtà. Questo implica la stretta collaborazione di numerosi gruppi e culture differenti al fine di creare basi solide che consentano di investire in tecnologie energetiche da fonti rinnovabili e reti elettriche interconnesse”, ha dichiarato Paul van Son. “Il focus primario della DII riguarderà le condizioni economiche, tecniche e normative da adempiere per raggiungere con successo l’implementazione del progetto. I progetti iniziali ci permetteranno inoltre di apprendere come muoverci nei prossimi piani lanciati da DII e da altri gruppi”, conclude van Son.

A partire dall’annuncio fatto a luglio, la DII ha ottenuto il supporto di numerose istituzioni politiche e governative facenti parte del MENA e dell’Europa. Per citare un esempio, DII prevede di collaborare a stretto contatto con il Mediterranean Solar Plan (MSP), l’iniziativa lanciata nel 2008 durante la presidenza francese del Consiglio dell’Unione Europea all’interno del framework della “Union for the Mediterranean”. Il Mediterranean Solar Plan mira alla creazione di una relazione nuova e bilanciata tra nord e sud, basata sulla promozione di progetti di energia sostenibile. Condividendo gli scopi, entrambe le iniziative – l’MSP in qualità di iniziativa politica e DII in qualità di iniziativa promossa da privati – possono supportarsi vicendevolmente.

Gli shareholder della joint venture sono ABB, ABENGOA Solar, Cevital, DESERTEC Foundation, Deutsche Bank, E.ON, HSH Nordbank, MAN Solar Millennium, Munich Re, M+W Zander, RWE, SCHOTT Solar e Siemens. Nel futuro prossimo, aziende provenienti da diverse nazioni si uniranno a DII in qualità di shareholders o partner, al fine di assicurare un ampio supporto all’interno di Europa, Medio Oriente e Nord Africa. La sede principale della DII sarà a Monaco.

Tutti i firmatari della joint venture DII concordano sulla necessità di adottare misure che consentano un’efficiente protezione climatica. “Il punto non è se si debba o meno fare qualcosa. Il problema è piuttosto quello di ridurre le emissioni dei gas serra nell’atmosfera in modo intelligente, ossia attraverso un metodo che offra benefici sia all’ambiente sia all’economia. In vista dell’atteso summit delle Nazioni Unite a Copenhagen, questa iniziativa privata dimostra come i potenziali del business possano davvero andare di pari passo con il raggiungimento dell’ecosostenibilità”, ha dichiarato Torsten Jeworrek, membro del consiglio di Munich Re, a nome dei membri fondatori di DII.

da comunicato Siemens

4 novembre 2009

 

ll Gruppo Siemens rappresenta una delle più importanti multinazionali operanti a livello mondiale. Presente in oltre 190 paesi con 471.000 collaboratori, un fatturato 2007/08 di 77, 3 miliardi di Euro, il Gruppo opera nei settori industria, energia e sanità. In Italia il Gruppo Siemens possiede sette stabilimenti produttivi e centri di ricerca e sviluppo, alcuni dei quali sono centri di eccellenza mondiale. Il Gruppo Siemens in Italia, che ha chiuso l’esercizio 2007/08 con un fatturato di 3.087 milioni di Euro e ordini per 3.227 milioni di Euro, costituisce una delle maggiori realtà industriali attive nel nostro Paese. http://www.siemens.it  

Tra i principali fornitori mondiali di prodotti, soluzioni e servizi per la generazione, la trasmissione e distribuzione di energia e di apparecchiature e sistemi per l’industria dell’Oil&Gas, il Settore Energy di Siemens offre soluzioni specifiche orientate a migliorare l’efficienza e aumentare la produttività degli impianti. Il Settore investe, in particolare, nello sviluppo di tecnologie capaci di valorizzare le fonti di energia rinnovabili e ridurre le emissioni di CO2. Con circa 83.500 collaboratori nel mondo, Siemens Energy ha chiuso l’anno fiscale 2008 con un fatturato di circa 22,6 miliardi di Euro.

 

Potrebbero interessarti
ADV
×