Tecsaving, per ridurre i costi dell’illuminazione pubblica

  • 14 Settembre 2009

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Un alimentatore elettronico della Tecsaving, denominato REB, installato su ogni singolo lampione abbatte i picchi di energia che danneggiano le lampade e permette di abbassare il flusso luminoso. Si può ottenere un risparmio fino al 60%.

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Come è ben noto a tutti, i trasferimenti di denaro pubblico dallo Stato centrale verso le amministrazioni locali negli ultimi anni si è ridotto in maniera consistente, mettendo a dura prova i bilanci delle amministrazioni comunali e provinciali.
Ma c’è chi in momenti come questi mette a disposizione il proprio know-how tecnologico per progettare e realizzare apparecchiature in grado di ridurre i consumi di energia elettrica e tagliare in modo considerevole i costi per l’illuminazione pubblica dei comuni che incidono mediamente per il 60% del totale della bolletta energetica che i comuni italiani pagano.
E’ il caso di Tecsaving, che ha la sede commerciale a Padova e il laboratorio a Vicenza, società con pluriennale esperienza nel campo dell’automazione industriale e che da circa 2 anni ha studiato, progettato e realizzato un prodotto in grado di ridurre in modo considerevole i costi di energia elettrica e manutenzione nel campo della pubblica illuminazione.

Grazie ad un alimentatore elettronico, denominato REB, che installato su ogni singolo lampione abbatte i picchi di energia che danneggiano le lampade e permette di abbassare il flusso luminoso, si può ottenere un risparmio fino ad un 60% senza uscire dai parametri che le normative di illuminazione stradale e di classificazione delle strade stesse prevedono.

Il modulo REB viene installato alla base di ogni singolo palo, dove la temperatura è di molto inferiore a quella presente all’interno del corpo illuminante. Generalmente, per comodità e semplicità, si installa l’alimentatore vicino alla lampada, senza tener conto che in quel punto si sviluppano temperature che superano abbondantemente i 110 °C, provocando un degrado della componentistica elettronica che costituisce il modulo e riducendo drasticamente la durata dell’apparato stesso.

Il REB è installato attualmente presso alcune amministrazioni locali per i dovuti test e per dare la possibilità agli amministratori locali di toccare con mano i sorprendenti risparmi che con questo sistema si possono ottenere. Inoltre il REB ha superato i test normativi imposti dal Ministero delle telecomunicazioni presso uno dei più importanti e dei più attrezzati laboratori di prove presenti in Veneto , in collaborazione con l’Università degli studi di Padova.
Visto il posto in cui viene inserito, il modulo ha delle dimensioni molto ridotte (lung. 23 cm x larg 9 cm x spess 4 cm) e la scheda elettronica è alloggiata all’interno di un contenitore in materiale plastico appositamente studiato per essere introdotto all’interno del palo di illuminazione.

Il corretto impiego della energia non è solamente un argomento di moda, ma costituisce ormai un dovere imprescindibile anche per i produttori e gli utilizzatori di fonti luminose. Molte sono le proposte che il mercato offre con il rischio di confondere le idee a chi debba operare delle scelte. Vengono sovente proposte soluzioni di bassissimo costo che dovrebbero mettere in guardia i tecnici dei Comuni, se non altro ad approfondire il delicato tema dell’efficienza e del risparmio energetico. L’unico suggerimento che possiamo dare è di confrontare le caratteristiche di ciascun prodotto e di testarne la effettiva validità.

Tecsaving è una società che fa business sostenibile, nel senso che progetta i propri prodotti anche per diminuire le emissioni di anidride carbonica associate alla produzione (e quindi al consumo) di energia elettrica, che in Italia, equivalgono a circa 506 g per ogni kWh prodotto. Un passo in avanti verso gli obiettivi fissati per il nostro paese dal Protocollo di Kyoto e dai quali, purtroppo, siamo ancora ben lontani, con danni che pagheremo, non solo in termini di inquinamento ma anche con 3,6 milioni di euro al giorno di debito ( dati pubblicati sul sito ufficiale del Kyoto Club).

In base ad un recente studio dell’associazione europea di illuminazione pubblica (www.e-streetlight.com) è emerso un importante scenario:
il risparmio potenziale di energia elettrica nel solo settore della pubblica illuminazione ammonterebbe al 63,7% degli attuali consumi, il che equivale a 38 TWh/anno, che a sua volta equivale alla produzione di energia per un anno di 4 centrali nucleari.

E per quanto riguarda l’ Italia?
Il dato più recente che abbiamo a disposizione è quello di marzo 2006, pubblicato da Legambiente dove viene evidenziato che i consumi di energia per l’illuminazione pubblica rappresentano il 2% dei consumi nazionali pari a 6.000 GWh/anno e mediamente rappresentano il 60% dei consumi di energia elettrica dei comuni.

Nel nostro paese bisogna intraprendere e mettere in atto delle azioni che possono essere sintetizzate in due punti fondamentali:

a) Redigere piani energetici locali, che comprendano interventi urgenti sul parco illuminazione comunale per eliminare gli sprechi.
b) Adottare sistemi di illuminazione intelligente, ovvero in grado di adattare l’illuminazione stradale alle condizioni dell’ effettivo fabbisogno di luce di ciascun tratto stradale.

Alla fine ci permettiamo di riportare un’analisi ambientale con dati che ci fanno capire meglio i termini di risparmio che il sistema REB può produrre (per ogni 1000 lampioni):

Lampada da 70 W:
Energia risparmiata 135 MWh/anno
Emissioni annue di CO2 evitate: 72 t/anno
TEP annue evitate: 12 tep/anno

Lampada da 100 W:
Energia risparmiata: 193 MWh /anno
Emissioni annue di CO2 evitate 102 t/anno
TEP annue evitate: 17 tep/anno

Lampada da 150 W:
Energia risparmiata: 289 MWh/anno
Emissioni annue di CO2 evitate 153 t/anno
TEP annue evitate 25 TEP/anno

Concludiamo con una frase che rispecchia molto la filosofia di Tecsaving, frase di Fred Pearce, consulente ambientale e saggista per la rivista New Scientist : “Le tecnologie giuste ci sono, ora ci manca il coraggio per impiegarle”.

Per informazioni: Tecsaving srl

 

14 settembre 2009

 

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