Nello studio gli economisti del Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment e del Centre for Climate Change Economics and Policy hanno esaminato le varie misure anti-crisi possibili, sia sotto forma di sgravi fiscali che di aumenti della spesa pubblica, valutandone i tempi di applicabilità, le ricadute sociali a lungo termine, la creazione di posti di lavoro, l’efficacia in aree particolarmente colpite dalla crisi e altri aspetti collegati.
La conclusione di Nicholas Stern, co-autore dello studio e direttore del Grantham Insititute, ribadisce la necessità di approfittare della crisi per dare una svolta decisa verso la sostenibilità all’economia mondiale: “Con i governi che stanno per spendere miliardi in energia, infrastrutture e trasporti è di interesse vitale che questi investimenti pubblici non ci leghino per altri decenni a un’insostenibile e dispendiosa economia ad alte emissioni. Le nazioni industrializzate quest’anno devono mostrare la loro leadership e impegnarsi a ridurre le emissioni dell’80% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, i loro piani anti-crisi devono essere coerenti con questo obiettivo.”
16 febbraio 2009