Europa rinnovabile: ecco la direttiva

  • 7 Dicembre 2007

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In anteprima l'ultima bozza della proposta di Direttiva europea per la promozione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili: sarà possibile vendere i CV anche ad operatori fuori dall'UE

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Pubblichiamo in anteprima l’ultima bozza (versione 6.3.3) della proposta della Commissione europea di Direttiva del Consiglio e del Parlamento europeo per la promozione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili.
In base a tale documento i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili avranno la possibilità di vendere i certificati verdi (denominati Certificati di Origine – CO) anche ad operatori al di fuori dell’Unione Europea.
Il meccanismo di scambio dei certificati verdi diventerebbe quindi legge comunitaria e rappresenterebbe una delle soluzioni a disposizione dei produttori di elettricità per adempiere agli obblighi europei di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al 2020, cioè il target del 20%.

La proposta legislativa nella versione corrente prevede l’istituzione di due meccanismi alternativi per il commercio dei certificati verdi generati da impianti costruiti dopo il 2010.
In base al primo meccanismo, gli Stati Membri avranno la possibilità di decidere se gli impianti nazionali potranno vendere oppure acquistare i CO rispettivamente a e da impianti di altri stati UE.
La seconda opzione prevede la possibilità per i governi nazionali di decidere se le proprie imprese potranno acquistare i CO al fine di adempiere agli obblighi di produzione di energia elettrica “verde”, ma gli stessi sarebbero obbligati a garantire alle imprese nazionali il diritto di vendere i CO all’estero. Tale vendita potrebbe essere bloccata solo nel caso in cui i) il produttore avesse usufruito del meccanismo della tariffa garantita (feed-in tariff), ii) il paese di destinazione non fosse in conformità con gli obblighi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili oppure iii) quando considerazioni legate all’interesse pubblico avessero la priorità.

La proposta legilsativa propone inoltre l’introduzione di obiettivi intermedi al 2014, entro i quali gli Stati Membri dovranno dimostrare di essere almeno a metà strada nell’adempimento degli obblighi di produzione di energia elettrica “verde” al 2020.
Per i CO generati da impianti pre-2010 lo scambio sarà autorizzato solo in coincidenza con il passaggio materiale di energia elettrica da un paese all’altro e in tal caso è richiesto un accordo tra i due governi in questione.

LM

7 dicembre 2007

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