Anche se Greenpeace accoglie favorevolmente il fatto che le prossime negoziazioni avverranno nell’ambito delle Nazioni Unite, Daniel Mittler, esperto di politiche del clima dell’associazione ambientalista, ritiene il successo dei futuri negoziati dipenderà dal fatto che i paesi del G8 che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto si impegneranno in maniera indipendente a ridurre le loro emissioni del 30% entro il 2020 e dell’80-90% entro il 2050. Mittler chiede alla Merkel, in qualità di leader del vertice, di far fare un ulteriore sforzo alla Germania con un ulteriore taglio delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2020.
Greenpeace condanna inoltre la mancata azione verso la protezione delle foreste tropicali, responsabili per oltre il 25% delle emissioni globali di CO2. “Il G8 ha affermato di voler salvare il clima ma ha fallito anche nel non darsi come obiettivo quello di fermare la deforestazione e fornire le risorse economiche necessarie per proteggere le foreste primarie del pianeta”, ha detto Martin Kaiser, esperto di foreste di Greenpeace International.
Nella sezione del sito di Greenpeace dedicata G8 e clima segnaliamo le schede dei “Paesi Killer del Clima” proprio degli 8 grandi. L’Italia è in 7° posizione sia come valore assoluti (584 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti) che come valori procapite (8,5 tonnellate di CO2). Stati Uniti e Canada hanno i maggiori valori procapite, rispettivamente con 19,9 e 18,3 t di CO2.
Fonte: Agenzia Dire
8 giugno 2007
