India senza vincoli

  • 30 Maggio 2007

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Il governo indiano non accetterà nessun vincolo legale sulle emissioni di gas serra. Ad una settimana dal G8, la quarta nazione per emissioni di CO2 non intende rinunciare al suo processo di crescita industriale.

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L’India non accetterà nessun vincolo legale sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Lo ha dichiarato il governo indiano ad una settimana dal G8. Il ministro dell’Ambiente indiano, Pradipto Ghosh, ha affermato al quotidiano inglese Telegraph che ogni limitazione in questo senso non consentirebbe uno sviluppo economico adeguato per il paese e di conseguenza danneggerebbero gli sforzi atti a ridurre le condizioni di estrema povertà in cui il paese è costretto.

Le valutazioni del governo indiano confermano le crescenti difficoltà che stanno caratterizzando l’approccio al problema del cambiamento climatico con una visione molto differente tra i paesi industrializzati e il gruppo dei paesi in via di sviluppo o emergenti. Infatti, Cina e India ritengono che le maggiori responsabilità siano da imputare ai paesi inquinatori “storici”, cioè quelli più industrializzati.

Le emissioni inquinanti calcolate pro capite (secondo le previsioni la popolazione indiana raggiungerà il 1.600.000 abitanti entro il 2050) rappresentano una quota minima rispetto al livello registrato in Europa, Usa e Giappone, ma il paese asiatico ha scalato la classifica dei paesi che emettono maggiormente e ha ora raggiunto la quarta posizione, dietro Stati Uniti, Cina e Russia. Inoltre, i livelli di CO2 in India continueranno a crescere con lo sviluppo industriale che è previsto ad un tasso del 10% all’anno e costante per i prossimi 25 anni.

Secondo fonti non ufficiali, rivela il Telegraph, il governo indiano non sta apprezzando le pressioni europee proprio nel momento in cui l’economia del paese sta sollevando dalla povertà milioni di persone. Un terzo dell’intera popolazione indiana, circa 330 milioni di persone, continua a vivere con un reddito inferiore ad 1 dollaro al giorno, uno standard ancora distante dallo stile di vita dei paesi industrializzati europei e Stati Uniti.

Ma è possibile sciogliere l’assioma “crescita uguale consumo di energia fossile e inquinante”? Questa è la strada da intraprendere, ma il concetto non è nemmeno considerato dal colosso americano che solo ieri ha detto un secco “no” all’ipotesi dell’agenda proposta dalla Unione Europea che prevedeva di fissare un tetto alle emissioni inquinanti.
L’India interverrà al G8, in qualità di “paese ospite”, con Brasile, Cina , Messico e Sud Africa.

Fonte: Agenzia Dire

30 maggio 2007

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