Le rinnovabili piacciono agli italiani

  • 19 Marzo 2007

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Gli italiani sempre più disposti a investire in impianti di produzione di energia rinnovabile ad uso domestico. Lo afferma un sondaggio dell'Osservatorio ScienzaObserva.

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Gli italiani sono sempre più sensibili ai problemi energetici e sempre più disponibili a utilizzare fonti rinnovabili: quattro italiani su dieci (in crescita rispetto al 2005) sarebbero disposti ad investire in impianti di produzione di energia rinnovabile ad uso domestico.

Tutto ciò emerge dal sondaggio dell’Osservatorio ScienzaObserva svolto su un campione di 988 persone intervistato telefonicamente con metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) stratificato per genere, età e ripartizione geografica e rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 15 anni.

Viene confermata la crescente consapevolezza del problema energetico, riconosciuto come elemento critico a livello globale e non solo nazionale: sono 8 su 10 le persone che ritengono esista attualmente un problema energetico.

Una situazione che secondo i cittadini è causata da sprechi e consumi eccessivi (57,7% del campione) e, solo secondariamente, dalla scarsità delle fonti tradizionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti.
L’elevata disponibilità a ridurre anche i propri consumi di energia (41,8%) accoglie l’idea che i comportamenti individuali possano essere fattori di cambiamento, ma la questione richiede comunuqe l’intervento della politica. Al governo si chiede principalmente di finanziare la ricerca nel campo delle fonti alternative (56,1%) e di dare incentivi per l’utilizzo domestico di fonti rinnovabili (30,2%).

Visto che l’indagine si è svolta dal 10 al 17 gennaio 2007, le persone intervistate non avevano ancora assistito a quel continuo flusso di notizie sui cambiamenti climatici che si è registrato nelle settimane successive. Possiamo quindi immaginare che oggi l’atteggiamento degli intervistati sarebbe ancora più favorevole alle energie pulite e all’efficienza energetica.

LB

16 marzo 2007

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