L’eolico offshore è bello

  • 15 Marzo 2007

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Sulla centrale eolica offshore progettata davanti alle coste del Molise riportiamo il parere di due esponenti di Legambiente. Favorevoli all'impianto

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Nel corso del dibattito, sempre più animato, in merito alla centrale eolica offshore progettata davanti alle coste del Molise è arrivato il parere negativo della Regione, oltre a quello di alcuni comuni e del Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che, però, ha dichiarato che è tempo di predisporre un piano nazionale ad hoc.
Sulla questione della centrale molisana, vogliamo segnalare due prese di posizioni provenienti da esponenti di Legambiente che si è apertamente dichiarata favorevole all’impianto.

In un articolo di Massimo Serafini, dal titolo “Energia eolica, è tempo di fare chiarezza“, apparso il 15 marzo su aprileonline.info, l’esponente della segreteria nazionale di Legambiente chiede un confronto serio nel mondo ambientalista, politico e associativo, per fare chiarezza sui reali atteggiamenti nei confronti delle fonti rinnovabili e dell’eolico in particolare.

In uno dei passi dell’articolo scrive: “… Penso che dietro il rifiuto dell’eolico si nasconda una sottovalutazione e una forte incredulità su ciò che il cambio di clima può determinare. Oppure, se così non fosse, in quel rifiuto c’è la convinzione che si possa uscire dalle fonti fossili e dal nucleare solo con il risparmio e l’efficienza, che sono certamente la prima delle scelte da fare per contrastare il riscaldamento globale. Si pensa veramente che una volta realizzato un sistema energetico più efficiente e diffusi usi dell’energia razionali e parsimoniosi non ci sia più bisogno di produrre elettricità e calore o che sia a quel punto indifferente con cosa li si produce?”
E ancora “…Sulla questione delle fonti rinnovabili di energia è giunto il momento della chiarezza e di decidere con nettezza da che parte stare, anche perché a me pare che il blocco di interessi e di potere che si oppone al loro decollo non abbia bisogno di aiuto, visto i mezzi di cui dispone, e tanto meno da chi si professa ambientalista”.

In un altro intervento su Lanuovaecologia.it (Il nostro sì all’eolico), Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente espone i motivi di dissenso nei confronti della Regione e del Ministro Di Pietro per la bocciatura del progetto eolico offshore.
In particolare, Zanchini scrive che l’impianto viene bocciato senza che si sia entrato nel merito del progetto e che non si spiega, alla luce di questo approccio, come la Regione Molise intenda dare il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto, quando sul suo territorio sono stati installati appena 54 MW eolico e sul fotovoltaico non si è fatto nulla.
Quanto al progetto: “…Legambiente lo considera fondamentale proprio per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, perché dimostra che l’eolico può dare il suo contributo alla crescita dell’energia prodotta da fonti alternative. Solo questo progetto, infatti, può dare energia a 40mila famiglie. Legambiente non pensa che l’impatto ambientale dell’impianto previsto in Molise sia tale da doverne bloccare la realizzazione”.
Zanchini conclude che “forse l’unico vero limite del progetto è che a portarlo avanti è una piccola società e non un colosso energetico”.

LB

16 marzo 2007

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