L’efficienza: elettrodomestici

  • 31 Ottobre 2006

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La posizione di QualEnergia.it sull'efficienza degli elettrodomestici

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Le possibilità di ridurre i consumi specifici degli elettrodomestici sono molte ampie come evidenziano da………..
Il settore degli elettrodomestici bianchi ha assorbito 250 TWh nel 2000 con consumi in calo grazie alla commercializzazione di prodotti più efficienti. In particolare, nel corso dell’ultimo decennio si sono ottenuti risultati significativi sul fronte dell’innalzamento dell’efficienza energetica degli elettrodomestici (30 TWh in meno rispetto a 1990, Ceced, 2003) grazie alla spinta all’innovazione stimolata da due direttive europee del 1994 e del 1996 che hanno imposto l’etichettatura energetica (consentendo ai consumatori di scegliere i prodotti anche in base ai consumi) e la definizione di standard prestazionali (impedendo l’immissione sul mercato dei prodotti energeticamente più scadenti). Nel caso dei Frigoriferi il miglioramento dell’efficienza in Europa è stato del 27% tra il 1990 e il 1999 e ancora sono possibili margini di miglioramento sensibili (Ademe, 2000): un accordo volontario tra autorità europee e industria del settore del luglio 2002 mira ad innalzare l’efficienza dei modelli venduti con un mix di azioni che dovrebbe portare ad una riduzione dei consumi pari a 15 TWh/a nel 2010 (Ceced, 2002). Anche per le lavabiancheria le industrie produttrici hanno ottenuto risultanti importanti riducendo i consumi del 24% tra il 1994 e 1999 una riduzione del 24%. Con un accordo volontario con le autorità europee per il periodo 2002-2008 si sono poi impegnati ad una ulteriore riduzione del 12,3% rispetto ai livelli del 1999, raggiungendo al 2010 i 0,20 kWh/kg (Ceced, 2002b) vicino al limite fisico di efficienza stimato in 0,17 kWh/kg. Analogie possono essere identificate in altri settori come le tecnologie dello stand-by, le apparecchiature per ufficio, etc.
A livello italiano il comparto industriale del freddo e del lavaggio sono molto importanti, con una produzione che in buona parte viene esportata ed un fatturato che raggiunge i 5 miliardi €/a (il valore dell’export pari al 63% per i frigoriferi e al 70% per le lavabiancheria, Tab. 2). Il parco di elettrodomestici è mediamente meno efficiente rispetto alla media europea (-7%). Anche nel nostro paese comunque i modelli a maggior rendimento stanno diffondendosi, pur se meno rapidamente che nel resto d’Europa. I consumi annuali medi per classi di efficienza dei frigoriferi e il valore medio dei consumi del parco esistente (2,5 volte più alto rispetto ai modelli più efficienti) sono peggiori della media europea. I 29 milioni di pezzi (tra frigoriferi e congelatori) valutati nel 2004 consumano 13,6 TWh. Le vendite annue si attestano a 2,35 milioni di pezzi. Le lavatrici consumano circa il 13% dei consumi elettrici domestici, con un consumo medio unitario di 290 kWh/a. Le vendite annue sono di 1,47 milioni di unità. Per quanto riguarda i livelli di efficienza, i modelli di classe A stanno diffondendosi rapidamente anche in Italia (Fig. 8).

Mario Gamberale

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