Veneto: contributi ai cittadini per la sostituzione di stufe, caldaie e caminetti a legna o pellet

CATEGORIE:

Un bando della Regione Veneto assegna contributi a fondo perduto per sostituire i generatori di calore obsoleti con stufe, termocamini o caldaie più efficienti e a biomassa legnosa.

ADV
image_pdfimage_print

AGGIORNAMENTO: la scadenza del bando è stata prorogata al 15 maggio 2023.

AGGIORNAMENTO: il bando per la concessione di contributi regionali, per quasi quattro milioni di euro, destinati alla rottamazione e acquisto di impianti termici domestici a combustione di biomassa legnosa è stato pubblicato e allegato in basso. Presentazione delle domande entro il 15 settembre 2022 (ore 12).

In Regione Veneto si assegnano contributi a fondo perduto ai cittadini residenti nel territorio regionale per la sostituzione di generatori di calore domestici con impianti a biomassa legnosa di nuova generazione.

Con la delibera del 21 giugno, di prossima pubblicazione sul BURV, la Giunta regionale ha approvato i criteri (che si riportano di seguito) del bando da 3.880.000 euro.

I nuovi impianti potranno essere stufe, termocamini e caldaie, a biomassa legnosa, di potenza termica nominale inferiore o uguale ai 35 kW, di classe 5 stelle, con valori di particolato primario inferiori a 20 mg/Nm3.

L’impianto da sostituire deve essere costituito da un generatore alimentato a biomasse (legna, pellet o cippato), con classificazione ambientale < 3 stelle, o privo di classificazione.

I potenziali beneficiari sono i cittadini residenti nel territorio regionale, proprietari, detentori o utilizzatori dell’immobile dove avviene l’installazione e rottamazione del generatore di calore, e che abbiano sostenuto le spese per la realizzazione dell’intervento.

Ciascuna persona fisica potrà presentare una sola richiesta di contributo e non saranno ammesse istanze provenienti da richiedenti che presentino una situazione economica familiare (da dimostrare con I.S.E.E. ordinario 2022) superiore a 50mila euro.

Il contributo sarà aggiuntivo rispetto all’incentivo erogato dal GSE sulla misura Conto Termico Linea 2B e potrà coprire la quasi totalità della spesa giudicata ammissibile dal GSE (saranno ammesse tutte le spese ritenute rendicontabili dal GSE nell’ambito della linea di intervento 2.B del Conto Termico).

La spesa ammissibile sarà quella determinata dall’istruttoria svolta dal GSE per il rilascio dell’incentivo assegnato per la citata misura.

I potenziali beneficiari dovranno aver presentato al GSE la richiesta dell’incentivo per la misura 2B del Conto Termico, per lo stesso intervento di sostituzione di generatore a biomasse, a partire dalla data di pubblicazione del bando regionale e dovranno risultare assegnatari dell’incentivo stesso entro il termine di chiusura del bando.

Il contributo verrà quantificato in rapporto alla situazione economica familiare e sulla base delle emissioni di Particolato Primario generate dall’impianto di nuova installazione.

Nella determinazione della graduatoria si terrà conto anche del Comune in cui viene realizzato l’intervento, con un ulteriore coefficiente premiale per quei Comuni che, dal 2019, abbiano adottato ordinanze per il miglioramento della qualità dell’aria.

La misura si articolerà in due fasi: nella prima fase, i richiedenti, a partire dalla data di pubblicazione del bando, dovranno presentare la manifestazione di interesse sulla piattaforma informatica che sarà attiva dalla pubblicazione del bando.

Nella seconda fase, che inizia con la pubblicazione della graduatoria nel BURV, i richiedenti presenti in graduatoria dovranno presentare la domanda di contributo, sempre attraverso la piattaforma online.

L’erogazione del contributo procederà nell’ordine di posizione nella graduatoria stilata nella prima fase, fino a esaurimento della somma stanziata.

Le informazioni specifiche saranno consultabili nella pagina web dedicata all’iniziativa (in data odierna, la pagina è in costruzione).

Il bando sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto entro il 31 luglio 2022.

ADV
×