“Un kilowattora risparmiato è un kWh guadagnato”, un decalogo per le imprese

Il Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C), un’associazione di imprese, centri di ricerca, università, associazioni industriali, ha indicato alcune semplici azioni per contenere subito i consumi di energia del mondo produttivo.

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Il Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C), un’associazione di imprese, centri di ricerca, università, associazioni industriali ed altri attori impegnati per promuovere in Lombardia l’innovazione nei settori dell’energia e l’ambiente, sta monitorando la situazione emergenziale creatasi in relazione al caro  energia e al possibile razionamento delle forniture del gas.

A questo proposito, oltre alle diverse proposte rivolte ai decisori politici, che si possono leggere nella nota a fine articolo, LE2C ha indicato alcune azioni semplici e immediate per contenere i consumi del mondo produttivo nel breve periodo.

La campagna, “A kWh saved is a kWh got – Un kilowattora risparmiato è un kilowattora guadagnato”, punta a chiedere uno sforzo da parte di tutti gli attori coinvolti per garantire la continuità dell’ecosistema produttivo e, al tempo stesso la continuazione verso la transizione energetica. 

Ecco il decalogo per le imprese:

1. Mappare le principali utenze elettriche, qualora non effettuato un audit energetico di recente, e monitorarle, qualora già non venisse fatto, per eseguire interventi di:

  • Manutenzione (ad esempio, nell’ambito di impianti aria compressa, pulizia filtri disoleatori, sostituzione filtri ingresso aria, semplificazione diramazioni anello principale eliminando tratti non usati, identificare perdite e sostituire valvole e raccordi).
  • Sostituzione di motori elettrici obsoleti con motori più efficienti.
  • Introduzione di motori ad inverter e/o sistemi di gestione con inverter in caso di utenze con carichi di lavoro variabili.
  • Verifica del corretto funzionamento dei rifasatori per ridurre l’energia reattiva, ossia assorbita dalle utenze senza produrre calore, forza, o movimento, evitando così addebiti in bolletta.

2. Identificare i consumi della propria sede quando in standby (attività ferma), ad esempio nei giorni festivi e nelle ore serali, per individuare quali utenze restano accese sempre (365 giorni, 24 ore) e sulla base di quali parametri così da:

  • Programmare autospegnimento utenze nei periodi della settimana quando queste non siano necessarie (ad esempio stampanti multifunzione, schermi, ecc.).
  • Verificare funzionamento o introdurre sensori che automatizzino l’accensione (ad esempio termostati per impianti di raffrescamento locali tecnici, sensori crepuscolari o di movimento per illuminazioni notturne).

3. Posticipare nell’arco della giornata/settimana consumi differibili

  • A orari con tariffe meno onerose qualora si abbia un contratto di fornitura con fatturazione in fasce (ad esempio eseguire lavorazioni non presidiate durante le ore serali). Ricordiamo le suddivisioni in fasce:

CLIENTI MULTIORARI: F1 (8:00-19:00, da lunedì a venerdì), F2 (7:00-8:00 e 19:00-23:00 da lunedì a venerdì, 7:00-23:00 al sabato),F3 (0:00-7:00 e 23:00-24:00 da lunedì asabato,tutte le ore per domenica e festivi)

CLIENTI BIORARI: PICCO (8:00-20:00 da lunedì al venerdì) e FUORI PICCO (0:00-8:00 e 20:00-24:00 da lunedì a venerdì, tutte le ore di sabato, domenica e festivi)

  • A orari, in caso di presenza di impianti di autoproduzione di energia, senza particolare autoconsumo (ad esempio ricaricare i muletti o le auto aziendali nel fine settimana).

4. Eseguire la manutenzione e pulizia ordinaria dei pannelli fotovoltaici per una maggiore resa e verificare il corretto funzionamento degli stessi;

5. Aggiornare le valutazioni degli investimenti su energie rinnovabili (ad es. fotovoltaico, anche comprendo aree parcheggio con pensiline, mini eolico e geotermico) che rendano parzialmente autonoma la propria attività produttiva sulla base del nuovo scenario analizzandoli in termini di:

  • Tempi di messa in esercizio (ad esempio integrando potenza installata ad impianti esistenti).
  • Ritorno all’investimento aggiornato in funzione degli attuali costi.

6. Eseguire la manutenzione degli impianti di riscaldamento e condizionamento (ad esempio sostituzione dei filtri, pulizia degli scambiatori, verifica dei termostati);

7. Condurre correttamente gli impianti di riscaldamento e condizionamento anche in funzione dei nuovi limiti imposti dalle misure straordinarie di contenimento dei consumi in termini di data di accensione, orari di funzionamento e temperature massime/minime consentite;

8. Identificare possibili opportunità di recupero di calore e/o produzione di energia elettrica da calore, vapore acqueo, ecc.

9. Promuovere un corretto uso delle utenze da parte dei propri dipendenti e collaboratori, favorendo anche la raccolta di buone pratiche da premiare e, in caso di aziende multi-sede, condividere e confrontare con quelle degli altri impianti;

10. Contribuire alla diffusione di buone pratiche condividendo iniziative intraprese e attraverso i canali social così da aiutare altre imprese e, complessivamente, il sistema ad affrontare questa critica fase.

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