Sviluppo e diffusione delle rinnovabili in Italia ed Europa, nuovo rapporto Gse

Considerando la quota dei consumi totali coperta da rinnvoabili, l'Italia è uno dei 12 Stati Membri dell'UE ad aver già raggiunto il proprio obiettivo al 2020 (17%); il dato italiano per il 2018 (17,8%) supera quello di Germania, Francia, Spagna e UK.

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Il Gse ha pubblicato il nuovo documento Fonti rinnovabili in Italia e in Europa (link in basso) nel quale fa il punto sulla diffusione delle fer a livello nazionale e mette a confronto i risultati raggiunti dall’Italia con quelli degli altri Paesi UE, anche alla luce dei target da raggiungere al 2020.

Il documento, sviluppato a partire dai più recenti dati pubblicati da Eurostat, presenta analisi di settore, confronti territoriali e approfondimenti sulle diverse fonti energetiche.

Nel 2018 – vi si legge – le rinnovabili in Italia hanno trovato ampia diffusione in tutti i settori di impiego: termico (10,7 Mtep, pari al 19% del totale settoriale), elettrico (9,7 Mtep, 34% del totale settoriale) e trasporti (1,25 Mtep di biocarburanti; la quota settoriale, calcolata applicando i criteri della direttiva 2009/28/CE che considerano premialità ed energia elettrica, è pari al 7,7%).

Nel complesso, nell’anno oggetto d’esame, in Italia sono stati consumati consumati 21,6 Mtep di energia rinnovabile. Un dato che posiziona il nostro Paese al terzo posto nella classifica tra i principali Stati europei in cui l’utilizzo delle rinnovabili è maggiormente diffuso:

In particolare, spiega il Gse, nel settore elettrico la fonte che nel 2018 ha fornito il contributo principale alla produzione di energia da FER è quella idraulica (42% della produzione complessiva, considerando il dato normalizzato).

Seguono fotovoltaico (20%), bioenergie (17%), eolico (16%, considerando il dato normalizzato) e geotermia (5%).

Nel settore termico, invece, aggiunge il Gestore, le fonti principali sono la biomassa solida (circa 7 Mtep, senza considerare la frazione biodegradabile dei rifiuti), utilizzata soprattutto nel settore domestico in forma di legna da ardere o pellet, e le pompe di calore (2,6 Mtep). Nel settore trasporti il contributo principale è fornito dai biocarburanti.

Nel contesto europeo, in termini di sviluppo delle rinnovabili il nostro Paese ricopre un ruolo di primo piano: ad esempio, con circa 9,7 Mtep occupa nel 2018 il secondo posto in Europa per energia elettrica prodotta da FER, mentre con 21,6 Mtep occupa il terzo posto per consumi complessivi di energia rinnovabile.

Considerando la quota dei consumi totali coperta da rinnvoabili, l’Italia è uno dei 12 Stati Membri dell’UE ad aver già raggiunto il proprio obiettivo al 2020 (17%); il dato italiano per il 2018 (17,8%) è peraltro più alto di quello degli altri principali Paesi europei (Germania, Francia, Spagna, UK).

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