Una strategia europea per un sistema dei trasporti più sostenibile, intelligente e resiliente

Le azioni che la Commissione europea vuole perseguire per allineare la sua politica dei trasporti al Green Deal. La vision e le tappe indicate dalla Strategia presentata dal Commissario europeo ai Trasporti.

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Il settore dei trasporti contribuisce per circa il 5% al Pil dell’UE e dà lavoro a oltre 10 milioni di persone in Europa.

Allo stesso tempo crea numerosi impatti negativi, come le emissioni di gas a effetto serra e di sostanze inquinanti; oggi le emissioni di CO2 generate dai trasporti sono circa un quarto di quelle totali. Pesano poi sulla popolazione il numero elevato di incidenti stradali, il rumore e la congestione del traffico.

Per completare il quadro c’è da aggiungere che l’intero settore continua a risentire degli effetti negativi generati dalla pandemia.

Dentro questo contesto, serve allora una strategia che punti ad un sistema europeo dei trasporti più sostenibile, intelligente e resiliente alle crisi future.

A questo scopo il 25 gennaio 2021, il Commissario europeo ai Trasporti, Adina Vălean, ha presentato alla commissione TRAN del Parlamento europeo la “Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile, adottata di recente dalla Commissione (allegata in basso).

Oltre a presentare la vision per la futura politica dei trasporti dell’Unione europea, propone anche un piano d’azione per raggiungere gli obiettivi prefissati, in sintonia con il traguardo principale indicato dal Green Deal europeo, cioè la riduzione del 90% delle emissioni entro il 2050.

Tre sono le tappe indicate per questa strategia: al 2030, al 2035 e al 2050.

La prima tappa punta a far circolare sulle strade europee entro il 2030 almeno 30 milioni di automobili a emissioni zero, con 100 città europee a impatto climatico zero. Viene previsto il raddoppio del traffico ferroviario ad alta velocità in tutta Europa, la diffusione su larga scala della mobilità automatizzata e la messa in vendita di navi a zero emissioni. I viaggi collettivi programmati (inferiori a 500 km) dovrebbero, inoltre, essere neutri in termini di emissioni di carbonio.

Una seconda tappa prevede che, entro il 2035, siano disponibili sul mercato aeromobili di grandi dimensioni a zero emissioni.

Terzo step è che entro il 2050 quasi tutti i veicoli nuovi siano a zero emissioni (automobili, furgoni, autobus e veicoli pesanti). Per di più, il traffico merci su rotaia dovrà raddoppiare e una rete transeuropea di trasporto multimodale (TEN-T) dovrà essere pienamente operativa per trasporti sostenibili e intelligenti con connettività ad alta velocità.

Queste tre tappe richiederanno un piano operativo in 10 settori chiave (articolato a sua volta in 82 iniziative). Partiamo con i primi cinque settori della strategia che ambiscono a:

  1. Promuovere la diffusione di veicoli, navi e aerei a emissioni zero, combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio e relative infrastrutture; ad esempio, installando 3 milioni di punti di ricarica pubblici entro il 2030.
  2. Realizzare aeroporti e porti a emissioni zero.
  3. Rendere la mobilità urbana e interurbana sostenibile; ad esempio, raddoppiando il traffico ferroviario ad alta velocità e sviluppando ulteriori infrastrutture ciclabili nei prossimi 10 anni.
  4. Rendere il trasporto merci più ecologico; ad esempio, raddoppiando il traffico merci per ferrovia entro il 2050.
  5. Fissare il prezzo del carbonio e fornire migliori incentivi agli utenti; ad esempio, perseguendo una serie completa di misure per garantire una tariffazione equa ed efficiente in tutti i trasporti.

Per un sistema dei trasporti più intelligente, altri due settori mirano a:

  1. Rendere reale la mobilità multimodale connessa e automatizzata; ad esempio, consentendo ai passeggeri di acquistare biglietti per viaggi multimodali, e alle merci di passare facilmente da un modo di trasporto all’altro.
  2. Promuovere l’innovazione e l’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale; ad esempio, sostenendo la diffusione di droni e aeromobili senza equipaggio e ulteriori azioni per costruire uno spazio comune europeo di dati sulla mobilità.

Infine, la strategia si impegna a creare un sistema dei trasporti più resiliente, dedicando i restanti tre settori a:

  1. Rafforzare il mercato unico; ad esempio, intensificando gli investimenti per completare la rete transeuropea di trasporto (TEN-T) entro il 2030 e aiutare il settore a ricostruire meglio attraverso maggiori investimenti, sia pubblici che privati, nella modernizzazione delle flotte in tutti i modi di trasporto.
  2. Rendere la mobilità equa e giusta per tutti; ad esempio, creando una mobilità accessibile e a prezzi contenuti in tutte le regioni e per tutti i passeggeri, compresi quelli a mobilità ridotta, e rendendo il settore più attraente per i lavoratori.
  3. Aumentare la sicurezza dei trasporti in tutte le sue modalità, anche avvicinando il numero di vittime a zero entro il 2050.

La Commissaria Vălean ha sottolineato che sarà indispensabile offrire un quadro economico e normativo stabile soprattutto alle imprese europee poiché, nei prossimi decenni, per contribuire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti esse dovranno avere un terreno favorevole per programmare ed effettuare ingenti investimenti.

Sustainable and Smart Mobility Strategy – putting European transport on track for the future (pdf)

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