Storage e rinnovabili, via libera all’Hub energetico Carbosulcis

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Impianti fotovoltaici ed eolici per 35 MW e accumulo per 10 MWh per la prima fase del progetto di riconversione del sito ex carbonifero in Sardegna.

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Dalla Giunta della Regione Sardegna si è acceso il semaforo verde per il progetto “Hub energetico Carbosulcis”: un impianto da 35 MW di rinnovabili e 10 MWh di storage che si inserisce nella riconversione del sito ex minerario e punta a favorire nuove iniziative imprenditoriali.

Il via libera è arrivato con la delibera del 31 agosto 2021, n. 36/19 sulla “Presa d’atto del Business Plan Hub energetico”, non ancora disponibile online al momento in cui scriviamo.

La Regione in una nota spiega che la prima fase del progetto porterà alla realizzazione di 20 MWp solari e 15 MWp eolici abbinati a 10 MWh di accumulo distribuiti su circa 30 ettari di proprietà regionale e inseriti, come previsione d’investimento, sia nel Pnrr nazionale che nella misura del Just Transition Fund.

L’accumulo, leggiamo dalla nota della giunta regionale, avverrà “con batterie tradizionali”, mentre il sito della Carbosulcis parla di tecnologie più sperimentali quali U-Caes, cioè aria compressa stoccata nei serbatoi ricavati dalle gallerie, Fess, cioè accumulo di energia potenziale cinetica con volani, e storage con ammoniaca. Al progetto collaboreranno i dipartimenti di Meccanica e di Energia dell’Università di Cagliari.

“Con la presa d’atto assunta dalla Giunta Regionale – commenta l’assessora regionale all’Industria, Anita Pili – si fissa un ulteriore passaggio importante non solo per l’auspicata riconversione del sito ex carbonifero, ma anche per una nuova possibile strategia della Regione legata alla produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili”.

Con la recente approvazione della Strategia Energetica Nazionale, prosegue Pili, “l’obiettivo è quello di arrivare a una revisione del sistema di produzione e di distribuzione energetico regionale nel momento in cui verrà a mancare l’apporto dei sistemi di produzione di energia elettrica da fonti combustibili tradizionali”: quasi un’apertura a un futuro “tutto elettrico” per l’isola come quello su cui si è esposta Enel, anche se sappiamo che fino ad ora la giunta regionale si è schierata per la metanizzazione.

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