Uno sportello intercomunale 2.0 per supportare cittadini e imprese nella transizione energetica

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Quattro Comuni veneti del territorio della Valbelluna uniscono le forze per realizzare uno “one-stop-shop” in grado di supportare tutti i consumatori nella realizzazione di interventi di risparmio energetico e di adozione di tecnologie a fonti rinnovabili.

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La possibilità di realizzare la transizione energetica in un territorio è strettamente legata alla capacità dei singoli attori, primi tra tutti i consumatori finali, di agire con precisione, correttezza e tempestività nella realizzazione di interventi di efficienza energetica o di adozione di impianti a fonti rinnovabili.

Purtroppo, però, gli utenti si trovano spesso a navigare in un mare grande e increspato di confusione, tra sistemi di incentivazione che cambiano troppo rapidamente, procedure autorizzative non chiare e dai tempi incerti, costi imprevedibili, nonché canti di sirene di tecnologie che promettono rendimenti irrealizzabili.

Un finanziamento di 60.000 € per uno “one-stop-shop” in Valbelluna

Sempre più centrali, allora, sono diventati i cosiddetti “one-stop-shop”, gli sportelli informativi dove un consumatore può ricevere informazioni complete e aggiornate su come agire concretamente per ridurre i suoi consumi o rendersi maggiormente indipendente dai combustibili fossili.

L’idea è quella di “una sola fermata”, cioè di un luogo dove l’utente può raccogliere tutto ciò che serve per realizzare il suo progetto dalla A alla Z, invece di saltare di ufficio in ufficio o di operatore in operatore.

Proprio su questo tema, un’iniziativa particolarmente promettente è quella intrapresa dal Comune di Feltre, in associazione con i comuni di Belluno, Borgo Valbelluna, Pedavena e Ponte nelle Alpi. Questa compagine di Comuni veneti ha presentato una proposta relativa a uno “Sportello Energia&Clima 2.0 per una transizione energetica di comunità” nel contesto del bando EUCF, “European City Facility”.

La società di gestione di questo bando ha ritenuto la proposta di azione estremamente interessante e ha deciso di facilitare la fase di avvio di questo “one-stop-shop” erogando un finanziamento a fondo perduto per una somma forfettaria di 60.000 €.

Tra i migliori progetti europei

Il progetto, che ha preso il via nel maggio del 2022 e prevede una durata di un anno, è condotto con la consulenza tecnica della società Ambiente Italia.

Per avere una misura dell’interesse suscitato dall’idea progettuale presentata dai Comuni del territorio feltrino, si pensi che, su 166 proposte che richiedevano il finanziamento, solo 67 sono state approvate e, di queste, solo 6 relative a soggetti italiani.

La proposta capeggiata dal Comune di Feltre, inoltre, ha davvero fatto breccia negli obiettivi dell’ente di valutazione, ottenendo il massimo punteggio previsto.

Oltre ai Comuni che formano la squadra di progetto, l’azione è anche patrocinata dalla Provincia di Belluno, CIA, Confartigianato, Confindustria e Federconsumatori.

Le attività previste in questi dodici mesi includono, quindi, la progettazione, la programmazione e l’organizzazione operativa di un servizio intercomunale di sportello unico con il compito di fungere da incubatore di iniziative e progetti nel campo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili sul territorio della Valbelluna, attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità locali e la collaborazione con i principali portatori di interesse e operatori socio-economici.

Animazione territoriale… e tanto altro

Il servizio si dovrà occupare della programmazione, del coordinamento e della gestione di iniziative di animazione territoriale finalizzate a sensibilizzare sul tema dei cambiamenti climatici e a pubblicizzare e condividere le politiche locali in tema di clima ed energia, diffonderne i principali obiettivi e promuovere un confronto sui loro contenuti specifici, gli sviluppi, i risultati conseguiti e le problematiche incontrate tramite attività di consultazione e concertazione.

Lo sportello, inoltre, attiverà iniziative di marketing sociale e consulenza tecnica rivolte a cittadini, imprese e utenti finali su normative, tecnologie e interventi, meccanismi di sostegno finanziario, incentivi, eccetera.

Si prevede, infine, il lancio di campagne di informazione e formazione mirata rivolte a tecnici, professionisti e operatori socioeconomici operanti sia in ambito pubblico che privato.

Uno sportello al passo con i tempi

Lo sportello dovrà innanzitutto fungere da incubatore di iniziative e progetti nel campo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili in diversi settori chiave quali il residenziale, il terziario, l’industria e la mobilità attraverso la promozione di partnership pubblico-private e di strumenti di supporto finanziario alternativi o addizionali ai tradizionali fondi pubblici.

Si occuperà quindi dell’organizzazione e gestione di tavoli di consultazione con i vari soggetti che direttamente o indirettamente sono coinvolti o coinvolgibili nella gestione dell’energia sul territorio del partenariato, del coordinamento di accordi di programma e convenzioni tra diversi portatori di interesse locali e operatori socioeconomici, nonché dell’individuazione e l’attivazione di meccanismi finanziari cooperativi quali gruppi d’acquisto, azionariato diffuso, crowdfunding, gruppi di autoconsumo collettivo e Comunità Energetiche Rinnovabili.

Un approccio dal basso per coinvolgere le comunità locali

Il servizio di sportello avrà una struttura a rete e sarà cioè reso disponibile e garantito in ogni Comune del partenariato, prendendo a riferimento il modello di Sportello Energia che è stato attivo per oltre dieci anni, con successo, in alcuni comuni del bellunese.

Il servizio sarà progettato prendendo in considerazione diverse tecnologie a fonti rinnovabili e diverse misure di efficientamento energetico a diverse scale e in diversi settori (residenziale, commerciale, turistico, industriale, agricolo, trasporti), seguendo un approccio dal basso, cioè caratterizzandone le attività (in termini di struttura, contenuti e modalità organizzative) in base alle diverse possibili tipologie di portatori di interesse e alle caratteristiche e criticità dei sistemi energetici locali.

È già iniziato, quindi, il coinvolgimento diretto delle comunità locali e dei principali portatori di interesse nel processo di progettazione, in veste sia di futuri utenti sia di partner o sponsor, attraverso l’organizzazione di tavoli di lavoro tematici.

L’attività di consultazione è indirizzata ad associazioni di specifici gruppi target come la società civile, i consumatori, i settori edilizio, turistico, commerciale e industriale, le utility, gli enti finanziatori, le ONG.

Rappresentanti della Regione Veneto e della provincia di Belluno sono invitati a partecipare a tutti i gruppi di lavoro, così da assicurare il sostegno politico e da stimolare l’adesione di altre Amministrazioni Locali all’iniziativa o da promuoverne la replicazione in altri territori.

Transizione intergenerazionale

In aggiunta a tutto ciò, sono state organizzate, per la fine del 2022, iniziative mirate di formazione per gli studenti delle scuole superiori con l’obiettivo di coinvolgere i giovani modo attivo e strutturale, rendendoli parte integrante e portante del progetto di sportello.

Tali iniziative intendono selezionare e preparare operatori per il servizio di sportello, in grado di trasmettere nel contesto di un’attività di volontariato/apprendistato, un corpus di informazioni standardizzate e codificate ad altri cittadini e utenti finali. Esse, quindi, non intendono sostituirsi a istituti tecnici o università per formare professionisti esperti di energia e sostenibilità. Il progetto potrà realizzare così tre obiettivi sociali:

  • promuovere il coinvolgimento dei giovani nel processo di transizione climatica, affidando loro un ruolo centrale;
  • fornire un contributo alla saldatura generazionale sui temi dei cambiamenti climatici e della sostenibilità energetica e ambientale;
  • creare le basi per un nuovo ruolo lavorativo per i giovani come operatori del servizio di sportello.

Per informazioni sul progetto contattare Chiara Lazzari (Ambiente Italia) – [email protected]

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