“Le Amministrazioni locali possono essere promotori sui propri territori di politiche sociali attive che coinvolgono i cittadini nella promozione e partecipazione alle diverse forme di configurazione”, cioè Cer, gruppi di autoconsumo e autoconsumo a distanza, “contribuendo efficacemente ad affrontare e ridurre la povertà energetica tra i cittadini, in particolare verso gli anziani”.
È quanto si legge in un testo inviato dal comitato per la Transizione ecologica M5S ai consiglieri comunali delle amministrazioni sotto i 50.000 abitanti.
Il documento, promosso tra gli altri da Gianni Girotto ed Enrico Cappelletti, è presentato sotto forma di interrogazione da rivolgere ai propri sindaci, al fine di comprendere quali iniziative s’intenda adottare “per accedere ai meccanismi di incentivazione” delle Cer.
Ciò deve però avvenire “tramite il coinvolgimento dei cittadini residenti e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale, in particolare sostenendo prioritariamente le configurazioni che generano benefici diretti con la riduzione dei costi in bolletta per i cittadini con maggiore disagio economico, che ricadono o rischiano di ricadere nella condizione di povertà energetica, per le piccole attività commerciali, turistiche e artigianali presenti sul territorio”.
Secondo quanto appreso da QualEnergia.it sull’iniziativa, per il M5S è necessario uno sprone dal basso alla formazione delle comunità energetiche rinnovabili, “evitando che gran parte dei 2,2 miliardi dedicati alle Cer con il Pnrr non vengano spesi. Attualmente siamo intorno al 10%”.
Si suggerisce, ad esempio, di sostenere “la creazione di configurazioni tra cittadini o tra enti e cittadini in cui gli impianti potrebbero essere realizzati dall’Ente anche su aree o coperture di edifici pubblici e l’energia prodotta condivisa”.
Inoltre, “si potrebbe realizzare una comunità energetica con un impianto installato sul tetto di un edificio pubblico, ad esempio una scuola, utilizzando l’energia prodotta per la stessa e cedendo l’eccedenza ai cittadini membri della comunità”.
A partire dal 26 giugno, si ricorda, è in vigore il decreto ministeriale 16 maggio sulle Cer finanziate con il contributo Pnrr. Un provvedimento che estende a 50.000 la soglia massima di abitanti dei comuni nei quali si potrà accedere alla misura.
A settembre, inoltre, il Mase potrebbe decidere di prorogare l’apertura dello sportello fino ad aprile 2026, nel tentativo di massimizzare al meglio l’uso delle risorse disponibili (si veda anche Cer Pnrr, in vigore l’estensione ai Comuni fino a 50mila abitanti).
- Il documento M5S (pdf)