Sintetizzando le proprie analisi degli ultimi dodici mesi, il think tank britannico Ember ha evidenziato i punti salienti del 2024 del processo di transizione energetica verso le rinnovabili, evidenziando quei dati e segnali che mostrano come le nazioni Ocse stiano riducendo la loro dipendenza dalle fonti fossili.
1. L’energia solare consolida il passaggio alle rinnovabili
Il fotovoltaico ha rafforzato il suo ruolo di motore chiave della transizione verso le energie rinnovabili. Secondo un’analisi di Ember pubblicata lo scorso settembre, quest’anno nel mondo verrà aggiunta una potenza di 593 GW fotovoltaici. Si tratta del 29% in più rispetto all’anno scorso.
Molti sono i Paesi che hanno spinto nelle installazioni negli ultimi 12 mesi rispetto al passato: nell’ordine, gli aumenti percentuali maggiori si sono visti in Turchia, India, Stati Uniti e Cina.
L’energia solare è diventata una fonte imprescindibile nella transizione energetica. Per un primo confronto, ad esempio, nell’intero mese di giugno 2024 ha generato l’8,1% dell’elettricità globale, rispetto al 6,7% di giugno 2023.
2. Nuove superpotenze solari
La Cina resta leader mondiale in termini di potenza aggiunta e di generazione elettrica, ma la crescita del solare sta riguardando tutto il mondo. Oggi ci sono 34 Paesi in cui il fotovoltaico ha fatto più del 10% del mix elettrico.
Ember analizza il caso specifico del Rajasthan, il primo Stato indiano a generare un terzo della sua elettricità dall’energia solare per otto mesi consecutivi. Nella regione, al confine con il Pakistan, otre il 33% dell’elettricità tra febbraio e settembre 2024 è arrivato dal Sole, secondo i dati dell’India Electricity Data Explorer.
Il Rajasthan ha anche stabilito un record in India per la produzione solare a maggio, con 4.511 GWh. La combinazione di solare ed eolico ha toccato la quota record del 45% del mix elettrico in quel mese.
3. Le batterie pronte per il decollo
Ember prevede che i sistemi Bess, con le attuali politiche, aumenteranno di dieci volte entro il 2030. Ciò significa che verrà installato 1 MW di batterie per ogni 6 MW di rinnovabili aggiunti dal 2024 al 2030. I prezzi stanno crollando spinti soprattutto da un aumento della capacità produttiva.
Quest’anno inoltre per la prima volta una COP ha fissato un obiettivo per il settore: un aumento di sei volte dei sistemi di accumulo entro il 2030, che ha fatto seguito all’accordo dell’anno scorso per triplicare la capacità globale delle rinnovabili entro fine decennio.
4. Nell’Ue energia eolica e solare superano le fossili nella prima metà del 2024
La generazione di energia da fonti fossili nell’Ue ha continuato a scendere nella prima metà di quest’anno, mentre eolico e solare hanno raggiunto nuovi massimi.
L’Ue ha toccato una quota record del 30% di generazione di elettricità da queste due fonti pulite nei primi sei mesi dell’anno, superando per la prima volta la quota del 27% dei combustibili fossili.
Inoltre, quasi la metà degli Stati membri, Italia inclusa, ha generato più elettricità da energia eolica e solare che da fonti fossili nella prima metà del 2024. Germania, Belgio, Ungheria e Paesi Bassi hanno raggiunto questo traguardo per la prima volta nella loro storia quest’anno.
5. Energia eolica e solare hanno superato il carbone negli Usa in quasi tutto il 2024
Dall’altra parte dell’Atlantico, l’eolico e il fotovoltaico hanno contribuito per il 17% della produzione di elettricità statunitense da gennaio a novembre 2024, superando per la prima volta la quota del carbone (15%).
L’eolico da solo ha prodotto più elettricità del carbone a marzo e ad aprile, raggiungendo il 13-15% (rispetto all’11% del carbone). Eolico e FV hanno prodotto 90 TWh di elettricità in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
A livello federale, lo US Electricity Data Explorer di Ember mostra che 10 Stati generano attualmente almeno metà della propria elettricità da fonti rinnovabili. I forti venti nelle Grandi Pianure rendono l’Iowa leader nella quota di generazione solare ed eolica al 60,2%, con il South Dakota al secondo posto (54%). Anche il soleggiato Texas ha raggiunto un importante traguardo a marzo, quando per la prima volta l’elettricità solare ha generato più del carbone.
6. Il carbone dell’Ocse scende a metà del suo picco
L’analisi di Ember mostra che la produzione di carbone nei Paesi dell’Ocse si è dimezzata rispetto al picco raggiunto nel 2007.
Quasi tutti i Paesi Ocse stanno facendo “progressi” nell’eliminazione del carbone, sostituendolo prevalentemente con energia solare ed eolico. Un terzo dei membri ha già detto addio a questa fonte e tre quarti sono “sulla buona strada” per farlo entro il 2030.