La Sardegna approva le aree idonee. “Game over” per le rinnovabili?

Il Consiglio regionale dà il via libera al Ddl di Giunta ma alcuni fattori potrebbero riaprire, almeno parzialmente, la partita: CdS sul DM nazionale e zone di accelerazione nel Testo unico Fer.

ADV
image_pdfimage_print

Il Consiglio regionale della Sardegna prova a porre fine alla lunga vicenda delle aree idonee nell’isola o, almeno, a segnare un punto di svolta.

È di oggi, 4 dicembre, l’approvazione del disegno di legge n. 45-A proposto dalla Giunta con cui si restringono fortemente le porzioni di territorio dove sarà possibile realizzare impianti.

Il voto dell’aula arriva dopo settimane di proteste fuori e dentro il parlamentino sardo, con un blocco formato dai comitati contro la speculazione energetica e parte delle opposizioni in Consiglio che hanno provato, se non a fermare, quantomeno a rallentare l’avanzata del Ddl Todde.

Lo hanno fatto soprattutto in nome della proposta di legge popolare Pratobello 24, alternativa a quella approvata sulle aree idonee, che vede sfumare ora le già poche possibilità di passare il vaglio del Consiglio.

La parola fine, però, non si può ancora scrivere, visto che su tutto il processo legislativo regionale e nazionale pende l’ordinanza con cui il Consiglio di Stato ha sospeso parzialmente il DM aree idonee. L’udienza sul merito del Tar è prevista per il 5 febbraio 2025.

Non bisogna dimenticare, inoltre, che il Testo unico sulle rinnovabili varato dal Consiglio dei ministri prevede l’istituzione di “zone di accelerazione” per gli impianti, da individuare in tutto il Paese e da coordinare in qualche modo con la disciplina delle aree idonee.

Tutti elementi che potrebbero potenzialmente far tornare le Regioni sui propri passi, compresa la Sardegna che oggi rivendica di essere stata la prima ad approvare una legge sulle aree idonee; atto che tra l’altro pone fine alla moratoria in vigore nell’isola.

“La Sardegna, da tempo considerata un fanalino di coda, oggi diventa un modello di tutela e pianificazione del territorio per le altre Regioni italiane”, secondo la presidente Alessandra Todde.

“Con questa legge non solo decliniamo i criteri che rendono un’area idonea o non idonea all’installazione di impianti rinnovabili, ma stanziamo, da qui al 2030, circa 700 milioni di euro per comunità energetiche, impianti fotovoltaici e accumuli di energia elettrica per autoconsumo con incentivi, anche a fondo perduto, destinati a cittadini, Comuni, imprese, privati ed enti regionali”.

Tutti gli impianti, sia quelli nuovi sia quelli in corso di autorizzazione, potranno dunque essere realizzati solo se ricadenti nelle aree idonee, che però sono ridotte al minimo con la nuova legge.

A questo punto la Giunta ha “l’ulteriore obiettivo di tagliare i costi delle bollette per i sardi”, secondo Alessandra Todde, e si scoprirà nel prossimo anno come, considerando che le rinnovabili di grande taglia sono sostanzialmente escluse, almeno per il momento, e che la Regione è al lavoro per la definizione del suo nuovo piano energetico.

Intanto la Giunta ha ricevuto un assist in più per limitare la proliferazione degli impianti, visto che ieri il Consiglio regionale ha approvato due ordini del giorno: il primo “sulla necessità di prevedere un’imposta regionale sugli impianti di produzione di energia rinnovabile” e il secondo “sull’urgenza di adottare le norme di attuazione dello Statuto finalizzate a rafforzare la tutela del paesaggio della Sardegna”.

Approvato, infine, un Odg che chiede la costituzione di una commissione speciale in materia di energia.

I contenuti della nuova legge sarda sulle aree idonee

Il testo originario del Ddl n. 45 proposto dalla Giunta è stato modificato nel corso dei lavori del Consiglio e ora si attende la pubblicazione della versione coordinata e definitiva sul Bollettino regionale.

Intanto, però, è lo stesso Consiglio regionale ha sottolineare che l’allegato A) al testo indica le “aree non idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, accumuli e impianti termodinamici”.

Tra questi risultano: “Le aree parco, i parchi naturali regionali, le riserve naturali regionali, i monumenti naturali regionali, le aree di rilevante interesse naturalistico, le zone umide di importanza internazionale, i siti di interesse comunitario, le zone di protezione speciale, i siti di importanza internazionale per la conservazione dell’avifauna, le aree di riproduzione di specie protette, le oasi permanenti, le aree agricole interessate da coltivazioni arboree certificate, le aree gestite da consorzi di bonifica, le aree ricomprese nei paesaggi rurali, le aree sottoposte a vincoli idrogeologici, quelle a pascolo interessate da incendi, le aree demaniali di Forestas, le aree interessate da beni paesaggistici e da beni identitari, le zone urbanistiche omogenee a uso residenziale, le aree minerarie sotto indagine e quelle dismesse riutilizzabili, le aree di cava e i siti Unesco”.

Non solo rinnovabili, la Sardegna dice no ai rifiuti nucleari

I lavori del Consiglio regionale di ieri sulle aree idonee Fer hanno portato con sé anche l’approvazione di un ordine del giorno M5S che impegna la Giunta “a esprimere la propria assoluta contrarietà all’insediamento di qualsiasi deposito di scorie radioattive nel territorio regionale, ribadendo la volontà già espressa dai cittadini sardi nel referendum del 2011”.

Questo, dunque, l’ulteriore terreno di scontro politico e sociale su cui potrebbe concentrarsi la Sardegna, in attesa che a livello centrale si vada più avanti con l’iter per il deposito nazionale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività.

Da qui l’impegno alla Giunta contenuto nell’ordine del giorno per “continuare a monitorare e vigilare sull’evolversi della situazione, mantenendo un dialogo costante con il Governo centrale e con tutte le istituzioni coinvolte, a tutela del territorio e della popolazione sarda”.

Aggiornamento: il 5 dicembre 2024 è stato pubblicato dal Consiglio regionale il testo della legge sulle aree idonee, disponibile in basso con i relativi allegati.

ADV
×
0
    0
    Carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna agli abbonamenti
    Privacy Policy Cookie Policy