Roma punta a fare centinaia di comunità energetiche sugli edifici pubblici

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Si parte con i primi 15 progetti nei Municipi, per poi estendere le iniziative su circa 300 scuole. Approvata dalla giunta la delibera che istituisce il gruppo di lavoro ad hoc.

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Partirà con 15 progetti nei Municipi, per poi estendersi a 300 scuole e ad altre iniziative, il piano di Roma Capitale per diffondere le comunità energetiche rinnovabili.

La giunta infatti, ha approvato la delibera che istituisce il Gruppo di Lavoro intersettoriale Comunità energetiche e impianti solari che sarà composto dai rappresentanti dei diversi dipartimenti capitolini e coordinato dal nuovo Ufficio Clima, guidato da Edoardo Zanchini.

Questo gruppo, spiega una nota del Comune, “contribuirà a organizzare il lavoro dell’amministrazione comunale garantendo supporto alla creazione di comunità energetiche e all’installazione di impianti solari nel territorio comunale” (neretti nostri).

Le comunità energetiche, si precisa, “verranno realizzate a partire dai tetti pubblici, con i primi 15 progetti, uno per municipio, al fine di produrre quanto necessario al fabbisogno di scuole o altri servizi, e di condividere l’energia con i soci della comunità energetiche, prevedendo sempre un obiettivo sociale” coinvolgendo famiglie in difficoltà o case famiglie.

Dopo i primi 15 progetti finanziati da Roma Capitale, si passerà alla costituzione di altre comunità energiche su circa 300 scuole, che nei prossimi anni verranno riqualificate attraverso il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), dove è già prevista l’installazione di impianti fotovoltaici.

L’amministrazione capitolina, inoltre, supporterà “la realizzazione di comunità energetiche e di progetti di autoconsumo collettivo promosse da cittadini, piccole e medie imprese, fondazioni, associazioni del Terzo settore, enti ecclesiastici”, attraverso una semplificazione delle procedure per installare impianti solari.

Verranno poi creati accordi con le banche, per facilitare l’accesso al credito di famiglie che intendono entrare nelle comunità energetiche. Inoltre, il Comune metterà a disposizione il suo patrimonio di tetti pubblici (1.200 scuole e altre centinaia di edifici) per progetti promossi da famiglie e associazioni del terzo settore, tramite patti di collaborazione e patti educativi di comunità.

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