Aumenterà la capacità eolica e solare da mettere all’asta nel 2022 e verranno ridotti gli oneriper le Fer pagati dai consumatori. Questi alcuni degli elementi contenuti nell’accordo firmato in Germania dalla coalizione di governo tra Cdu/Csu e Spd.
Ad annunciarlo è il ministro dell’Economia e dell’Energia Peter Altmaier.
In particolare, spiega una nota stampa ufficiale, per il solare la capacità offerta triplicherà, passando dagli 1,9 GW previsti oggi a 6 GW, mentre per l’eolico onshore si salirà da 2,9 a 4 GW e si lavora per una semplificazione normativa per agevolare il repowering sulle turbine. Il quantitativo finale quindi è più che raddoppiato (da 4,8 a 10 GW).
Un’altra importante novità prevede che i volumi che non dovessero essere aggiudicati nel 2021 e 2022 potranno essere rimessi a gara già l’anno successivo, anziché dopo due anni come avviene attualmente.
In prospettiva – spiega il ministro – l’obiettivo è poi azzerare gli oneri sulle rinnovabili, ma intanto sono confermati a 0,065 €/kWh per quest’anno e scenderanno a 0,060 €/kWh nel 2022. Successivamente scenderanno a 0,050 €/kWh nel 2023 e nel 2024.
Questo accordo aggiunge un tassello al percorso già avviato nel Paese verso una transizione energetica sostenibile.
Ricordiamo ad esempio già il 2020 in Germania si è chiuso con un’impennata delle energie rinnovabili che, grazie anche al calo della domanda elettrica dovuto al lockdown, per la prima volta si sono portate sopra il 50% della produzione netta di elettricità immessa nella rete pubblica in un intero anno (vedi In Germania per la prima volta le rinnovabili sopra il 50% del mix elettrico in un anno).
In particolare secondo i dati del Fraunhofer ISE che citavamo su queste pagine all’inizio del 2021, nel 2020 le fonti rinnovabili hanno prodotto nel Paese 247 TWh, mentre le fonti convenzionali (carbone/lignite, gas, nucleare, olio combustibile) si sono fermate a 241 TWh.