Le prime super-fabbriche europee di batterie al litio stanno per diventare realtà; oltre ai piani industriali appena annunciati da Francia e Germania nell’ambito della Battery Alliance lanciata dalla Commissione Ue (con il coinvolgimento di vari altri paesi, tra cui l’Italia), si segnalano gli investimenti di alcune aziende specializzate nella produzione di accumulatori destinati ai veicoli elettrici e-o alle applicazioni di energy storage stazionario.
Nel 2018 era stata la compagnia svedese Northvolt a conquistare una certa fetta di attenzione, con il suo progetto di un maxi stabilimento da 32 GWh da installare nel 2023 in Scandinavia; intanto la società aveva ottenuto un finanziamento pari a 52,5 milioni di euro dalla Banca europea per gli investimenti per costruire un impianto-pilota di minori dimensioni in cui testare le nuove linee produttive.
E dalla Germania è appena arrivata la notizia che Tesvolt, un produttore tedesco di batterie al litio per applicazioni industriali/commerciali, sta completando la prima fase per il rinnovamento dei suoi stabilimenti di Lutherstadt Wittenberg per arrivare a una capacità produttiva annuale superiore a 1 GWh.
Si comincia a parlare di giga-factory, anche se con numeri ancora un po’ lontani da quelli raggiunti nelle fabbriche più grandi negli Stati Uniti e in Asia; Tesvolt, si legge in una nota, sta interamente autofinanziando l’investimento multimilionario (entro giugno sarà pronta la prima area rinnovata per complessivi 12.000 metri quadrati), con il supporto di fondi europei che coprono il 10% dei costi delle unità di produzione semi-automatizzate fornite da teamtechnik.
Tra l’altro, l’azienda sottolinea che la gigafactory sarà totalmente neutrale per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica, perché utilizzerà l’energia generata da un impianto fotovoltaico da 200 kW abbinato a un accumulo da 350 kWh e un sistema in pompa di calore per la climatizzazione degli ambienti.
Più in generale, ricordiamo che Bruxelles punta a realizzare 10-25 grandi stabilimenti di celle/batterie al litio entro i prossimi anni, creando una filiera industriale europea in grado di competere con i colossi asiatici del settore, che in questo momento stanno dominando il mercato.