Qualità carburanti, l’Italia non ha centrato l’obiettivo Ue al 2020

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Solo 11 Paesi hanno rispettato il target di riduzione del 6% dell’intensità di gas-serra dei carburanti per autotrazione, da raggiungere entro il 2020 secondo la direttiva 98/70. L'Italia è al 4,7%.

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Nel complesso l’Unione europea non ha raggiunto l’obiettivo di riduzione del 6% dell’intensità di gas-serra dei carburanti per autotrazione, che avrebbe dovuto conseguire entro la fine del 2020. Undici Stati membri hanno raggiunto o superato l’obiettivo, altri 16 – tra i quali l’Italia – sono ancora indietro.

A segnalarlo sono i dati contenuti nella relazione annuale della Commissione Ue (allegata in basso), elaborata in base un report dell’Agenzia europea per l’ambiente, che invita infatti gli Stati membri ad “agire con la massima urgenza”.

Nel 2020, infatti, l’intensità media dei gas-serra dei carburanti commercializzati nella Ue è risultata pari a 89 gCO2eq/MJ (-5,5% in meno rispetto ai 94,1 gCO2eq/MJ dell’anno di riferimento 2010) lo 0,5% in meno del target previsto.

Nel dettaglio,  i Paesi virtuosi sono Svezia, Finlandia, Belgio, Estonia, Malta, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Lussemburgo (tutti al di sopra al target), Cipro e Danimarca, mentre Slovacchia, Olanda e Austria sono vicine all’obiettivo.
I Paesi indietro sono invece: Romania, Polonia, Italia, Francia, Bulgaria e Grecia, che hanno raggiunto riduzioni comprese tra il 4 e il 5% (l’Italia è al 4,7%), e soprattutto Slovenia, Spagna, Portogallo, Lituania, Irlanda, Lettonia e Croazia, tutte sotto al 4%.
Quale carburante?

La fornitura totale di carburante dichiarata dai 27 Stati membri nel 2020 è stata di 10.585 petajoule (PJ), rappresentando un decremento del 10,8 % rispetto al 2019, in gran parte per effetto degli effetti del crisi legata alla pandemia da Covid-19.

L’offerta di combustibili è rimasta in gran parte dominata dai combustibili fossili (93,2%) seguono i biocarburanti (6,8%) e una quota molto ridotta (0,02%) di elettricità. Nel 2020 non sono stati segnalati combustibili rinnovabili di origine non biologica.

Nel dettaglio, l’offerta di combustibili fossili nel 2020 è rimasta dominata dal diesel (56,1%; 5 934 PJ), seguito da benzina (22,2%; 2 354 PJ) e gasolio (12,6%; 1 337 PJ). Gas di petrolio liquefatto e naturale il gas aveva una quota combinata del 2,2% (236 PJ) (vedi Figura 2)

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