Luce verde dalla Commissione Ue alla riforma temporanea del mercato elettrico iberico, per consentire a Spagna e Portogallo di ridurre i prezzi energetici.
Ad annunciare la misura sono stati i ministri della Transizione ecologica dei due Paesi, Teresa Ribera (Spagna) e José Duarte (Portogallo), in conferenza stampa al termine di un incontro a Bruxelles con la vicepresidente della Commissione Ue responsabile della Concorrenza, Margrethe Vestager.
In sostanza, Madrid e Lisbona potranno fissare un tetto ai prezzi del gas e del carbone utilizzati per la produzione di elettricità, per 12 mesi; il tetto sarà pari a 40 euro per MWh e si stabilizzerà sui 50 euro/MWh in media nel periodo di riferimento (il prezzo del gas sul mercato attualmente viaggia sui 90 €/MWh).
In attesa del comunicato ufficiale della Commissione Ue, i ministri hanno precisato che questo intervento permetterà di tutelare i consumatori, famiglie e imprese, dai rincari energetici che si sono accentuati con il conflitto in Ucraina.
Da tempo Spagna e Portogallo chiedevano di poter modificare in via transitoria il funzionamento del mercato elettrico, in modo da sganciare i prezzi elettrici da quelli molto elevati e volatili del gas.
A fine marzo il Consiglio europeo aveva dato il suo benestare a questa eccezione rispetto alle regole Ue, alla luce delle particolari caratteristiche del sistema energetico della penisola iberica, più isolato dagli altri Stati membri a causa della mancanza di adeguate infrastrutture (interconnessioni elettriche) che potrebbero alleggerire la pressione sui prezzi, grazie a maggiori interscambi.