Quali benefici per l’Italia con l’eolico al 2030?

L'Anev rilancia i dati e le analisi di Wind Europe sulle prospettive per l'energia del vento nei prossimi dieci anni.

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Il settore eolico ha creato fino a oggi 300.000 posti di lavoro in Europa e contribuisce ogni anno con 37 miliardi di euro al Pil dell’Ue: a ricordare questi dati, tratti dalle più recenti statistiche di Wind Europe, è l’Anev, che in una nota ricorda quanto sia importante la realizzazione dei Piani nazionali su energia e clima al 2030 (Pniec).

Applicando tali piani, infatti, il settore eolico potrebbe arrivare a 450.000 posti di lavoro nel 2030, con un contributo al Pil europeo pari a 50 miliardi di euro.

In Italia, secondo le stime dell’Anev, evidenzia l’associazione, qualora si installassero i 19.300 MW di impianti eolici previsti dal Pniec, si avrebbero 67.200 posti di lavoro, distribuiti in buona percentuale nel Meridione.

L’eolico italiano crea ogni anno un flusso finanziario di circa 3,5 miliardi di euro fra investimenti diretti e indiretti e conta oltre 27.000 addetti. Inoltre, nel 2019, sono stati prodotti 20 TWh di energia elettrica da eolico, che equivalgono al fabbisogno di circa 20 milioni di persone e hanno permesso di evitare circa 12 milioni di tonnellate di CO2 emessa in atmosfera.

Avevamo riportato le statistiche e le analisi complete di Wind Europe nel seguente articolo: L’eolico scommette sul raddoppio al 2030, ma molti paesi non sono ancora pronti

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