Sole, vento ed energia dalle maree per alimentare industrie e utenze private

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Con un potenziale tecnologico e risultati promettenti dopo un decennio di studi e test, il Progetto MECS deve oggi trovare investimenti per 4 milioni di euro. La nostra intervista video a Domenico Coiro, presidente di Seapower Scarl.

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Il MECS (Multi Energy Compensator System) è un progetto che punta a rivoluzionare l’alimentazione energetica di impianti industriali e utenze private grazie ad una micro rete che sfrutta un mix di rinnovabili – eolico, solare, energia dalle maree (con il sistema GEMSTAR) – e un avanzato sistema di accumulo.

Nonostante il potenziale tecnologico e i risultati promettenti ottenuti in un decennio di studi e test, iniziati nel 2005, il progetto oggi si trova ad affrontare una sfida cruciale di trovare un investitore disposto a finanziare con 4 milioni di euro il passo successivo di questa innovativa micro rete energetica integrata: realizzare il prototipo del GEMSTAR, cioè un sistema galleggiante sottomarino che supporta due turbine idrocinetiche controrotanti.

Questa soluzione opera in immersione, vincolata al terreno con un gancio e può essere portato in superfice per semplificare la manutenzione.

Il team che lavora al progetto ha stimato un vasto potenziale nello stretto di Messina, dove si potrebbero installare diversi MW. Servono gli investimenti necessari e l’attuale incentivo per l’energia maremotrice, di 18 €cent/kWh previsto dal FER2 non è sufficiente.

Ce lo spiega il professor Domenico P. Coiro, Presidente di Seapower Scarl, secondo il quale se non si aumenterà l’incentivo ad almeno 30 centesimi/kWh la ricerca e lo sviluppo in questo settore verranno fortemente penalizzati.

Nella nostra intervista (40 minuti) le ambizioni e le difficoltà del progetto, oltre che le sue peculiarità tecnologiche e potenzialità.

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