La domanda di energia elettrica ad aprile, in pieno lockdown, è stata di 19,4 TWh, più bassa del 17,2% rispetto all’aprile del 2019, per circa 7,8 TWh consumati in meno.
A marzo il calo sullo stesso mese dell’anno precedente era stato del 10,2%.
Nei prossimi giorni, come abbiamo fatto nelle settimane scorse, analizzeremo l’andamento dei consumi elettrici in particolare della fase 2, cioè a partire dal 4 maggio, confrontandolo con quello delle diverse settimane della fase 1 dell’emergenza Covid-19.
Nell’intero mese di aprile, secondo il report mensile di Terna (allegato in basso), si può notare, da una parte, il fortissimo calo della produzione termoelettrica (-21,4%) e, dall’altra, l’elevata produzione da fotovoltaico (+26,9%).
In totale le rinnovabili nel mese hanno generato 9,6 TWh (9,4 TWh circa considerando il pompaggio), con un aumento della loro produzione del 6% su aprile 2019 (circa 700 GWh in più). Anche per questo mese il dato dell’eolico è negativo (-14,3%)
Il saldo con l’estero del mese registra -67,8% a causa del ridotto import.
Ad aprile le rinnovabili, grazie anche alla scarsa domanda, sono riuscite a coprire circa ben il 48,3% della domanda di elettricità del mese (e il 49,5% della produzione nazionale mensile). Una quota percentuale mai raggiunta per qualsiasi mese dell’anno. Ad esempio, nell’aprile 2019 le rinnovabili coprivano solo il 37% della domanda elettrica nazionale.
Dati per il periodo gennaio-aprile 2020
Guardando al primo quadrimestre 2020, registriamo un calo della domanda cumulativa di elettricità del paese del 7,4%.
Nei primi quattro mesi dell’anno, la richiesta elettrica è diminuita di 12 TWh sullo stesso periodo 2019, la più bassa da anni.
Nel primo quadrimestre la domanda elettrica del paese è stata coperta per il 36,6% da rinnovabili, con circa 35,4 TWh di generazione. Finora quest’anno le rinnovabili hanno prodotto circa 850 GWh in più rispetto allo stesso periodo 2019, quando la percentuale di rinnovabili era stata del 33%.
Solo nel 2014, questa quota era stata più elevata, anche per il notevole apporto dell’idroelettrico in quell’anno (tuttavia dai dati in nostro possesso, dal 2014 al 2018 non è stato possibile estrapolare quello relativo all’apporto del pompaggio).
In questo grafico l’andamento della domanda di energia elettrica e la produzione da rinnovabili nei primi quadrimestri, dal 2014 al 2020.
La produzione del periodo gennaio-aprile di solare fotovoltaico è la maggiore di sempre (7,9 TWh) con un +8,2% sul 2019.
In aumento del 15,3% la generazione idroelettrica che cresce del 15,3% (+1,9 TWh) sul 2019. Arretra invece l’energia eolica che cala del 16,8% (-1,4 TWh) sul periodo gennaio-aprile 2019.
Leggero aumento per geotermia (+1,9%), mentre è pressoché stabile la produzione da bioenergie.
Tra gennaio e aprile 2020, fotovoltaico ed eolico hanno soddisfatto, rispettivamente, il 8,2% e il 7,4% della domanda elettrica: nel complesso 15,6%, per 15,1 TWh, circa 0,8 TWh in meno del 2019).
L’idroelettrico, al lordo del pompaggio, è al 12,2% della domanda dei primi 4 mesi. La generazione da biomasse la bioenergia al 6,1%, la geotermia al 2%%.
Come si può vedere dal grafico in basso, a fine aprile eolico e fotovoltaico rappresentavano il 42,5% di tutte le fonti rinnovabili (lo scorso anno erano al 46%). L’idroelettrico è al 35,3% (era al 31,3% un anno fa).
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- Rapporto mensile Terna (aprile 2020)
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