“Un ‘green deal’ per una nuova mobilità europea”, questo il processo avviato nel Consiglio informale Ambiente e Trasporti Ue, almeno stando al documento conclusivo dell’incontro terminati ieri, 30 ottobre, la “Dichiarazione di Graz” dal nome della città austriaca in cui si è tenuto il vertice (in allegato in basso).
“Gli obiettivi climatici Ue al 2030 e la visione di lungo termine al 2050 in linea con l’accordo di Parigi possono essere raggiunti solo attraverso misure politiche e un allineamento dei finanziamenti e dei meccanismi di sostegno” per la mobilità, vi si legge.
Per questo, il manifesto stilato dai 28 chiede alla Commissione Europea una “strategia globale per una mobilità sostenibile, pulita, sicura, economica e inclusiva da adottare entro il 2021 con un apposito pacchetto”.
Nella Dichiarazione di Graz si sottolinea la necessità di misure per la rapida introduzione di veicoli a zero emissioni e carburanti rinnovabili, la gestione e pianificazione della mobilità, la “mobilità attiva” (piste ciclabili e assi pedonali etc.), la multimodalità e le infrastrutture.
Il tutto basato su “incentivi e strumenti di finanziamento, forniti tra l’altro a livello europeo e attraverso una semplificazione delle norme sugli aiuti di Stato” e diretti principalmente a “fornire supporto all’accelerazione dell’introduzione sul mercato di veicoli a emissioni basse o nulle e alle infrastrutture e servizi per i carburanti alternativi”.
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