Come sarà la città del futuro?
Un’idea piuttosto chiara su come dovranno svilupparsi le zone urbane nei prossimi anni è stata presentata al CES di Las Vegas, la più importante fiera mondiale della tecnologia: qui Toyota ha annunciato di voler costruire un prototipo di città del futuro su un’area di 175 ettari alla base del monte Fuji, in Giappone (rendering nell’immagine titolo e sotto).
Si chiamerà Woven City (letteralmente: città “intrecciata”) e inizialmente ospiterà 2.000 persone tra dipendenti del colosso automobilistico giapponese con le loro famiglie, scienziati, coppie di pensionati; all’inizio del 2021 dovrebbero partire i lavori di costruzione, informa una nota di Toyota.
Chiaramente, la mobilità sostenibile, a zero emissioni e a guida totalmente autonoma sarà uno degli elementi essenziali del progetto per questa smart city, una città “intelligente” che servirà a testare un mix di tecnologie innovative in uno scenario di vita reale: intelligenza artificiale, robotica, mobilità condivisa con veicoli senza conducente, digitalizzazione dei servizi.
In pratica, Woven City sarà un ecosistema urbano dove ogni infrastruttura (case, uffici, strade) sarà sempre connesso a tutti gli altri nodi della rete digitale.
E l’energia pulita avrà un ruolo di primo piano.
Toyota, infatti, che ha affidato il progetto all’architetto danese Bjarke Ingels, spiega che l’intera città sarà alimentata con il fotovoltaico e con celle a combustibile a idrogeno; gli edifici saranno realizzati perlopiù in legno e ci sarà un ampio utilizzo di vegetazione e colture idroponiche.
L’idea è creare una città “organica”, basata su una rete interconnessa di tecnologie, infrastrutture, persone, dando ampio spazio alla vivibilità dei quartieri con parchi, piazze, percorsi riservati ai pedoni.
Insomma, una sorta di città ideale 4.0 equipaggiata con i più avanzati sistemi digitali e con le più moderne fonti di generazione energetica rinnovabile; non resta che aspettare la posa delle prime fondamenta e vedere come si evolverà il progetto.