Just Transition Fund, in arrivo 1,2 miliardi per Taranto e il Sulcis Iglesiente

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Programmi per le rinnovabili e la conversione delle economie locali nei due piani territoriali approvati dalla Commissione europea.

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Riqualificazione dei lavoratori, eolico, geotermia, idrogeno verde, economia circolare: saranno destinati a progetti in questi e in altri settori gli 1,2 miliardi di euro in arrivo a Taranto e nel Sulcis Iglesiente, in seguito all’approvazione da parte della Commissione europea del piano italiano per usare il Just Transition Fund, il Fondo comunitario “per una transizione giusta” a favore delle regioni più colpite dalla transizione energetica.

In dettaglio, sui 17,5 miliardi di euro disponibili a livello europeo tramite il JTF, all’Italia vanno 1,029 miliardi che diventano 1,211 con il contributo nazionale. Di questi, 367 milioni di euro sono destinati al Sulcis Iglesiente, in Sardegna, e 796 alla provincia di Taranto, mentre 48,4 milioni saranno spesi per l’assistenza tecnica.

In Italia i programmi del JTF sono gestiti dall’Agenzia per la coesione territoriale, vigilata dalla Presidenza del Consiglio, attraverso un modello di governance che prevede la delega alle due regioni interessate quali organismi intermedi. In basso trovate i due piani territoriali come approvati.

Il piano territoriale per la provincia di Taranto, spiega una nota della Commissione, non prevede alcun sostegno per le grandi imprese; pertanto  non può sostenere direttamente l’ex Ilva.

Il Fondo supporterà invece la riqualificazione di 4.300 lavoratori in vista di un loro reimpiego in lavori “connessi alla transizione verso l’energia pulita e all’economia circolare”. Rafforzerà anche i servizi di cura, “al fine di valorizzare il potenziale delle donne attualmente escluse dal mercato del lavoro e garantire un’assistenza alle persone più vulnerabili”.

Sempre a Taranto, il JTF sosterrà la costruzione di turbine eoliche, lo sviluppo di idrogeno verde e la produzione di impianti geotermici per gli edifici della provincia, al fine di assicurare la disponibilità di energia rinnovabile per le attività economiche e residenziali a prezzi accessibili.

Parte del programma è anche la costruzione di centri servizi che aiuteranno le Pmi a diversificare, nonché di hub e di acceleratori di impresa “per lo sviluppo di competenze, la specializzazione intelligente e un supporto alla transizione industriale”; nella nota Bruxelles cita “imprese culturali e creative, dell’aerospazio e di altri settori di eccellenza dell’economia locale”.

Il Fondo concorrerà infine alla creazione di una cintura verde intorno alla città di Taranto.

Quanto all’area del Sulcis Iglesiente, sede dell’ultima miniera di carbone italiana, il supporto sarà destinato in particolare alle microimprese “per introdurre innovazioni di processo, di prodotto, organizzative e di marketing”, mentre le Pmi e le start-up beneficeranno di progetti “di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, soprattutto in chiave di economia circolare”.

Nella realtà sarda, prosegue la nota della Commissione, il JTF aiuterà poi 2.250 lavoratori ad acquisire nuove competenze e agevolerà la creazione di comunità energetiche rinnovabili volte a ridurre la povertà energetica. Il Fondo concorrerà anche a ridurre e ottimizzare il consumo energetico delle Pmi incoraggiando l’uso di tecnologie pulite per la produzione di energia eolica, solare e marina. I siti contaminati saranno bonificati, riabilitati e destinati a nuove attività economiche.

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