Più fondi e più tempo per accedere all’incentivo per le auto meno inquinanti noto come Ecobonus Auto: questa una delle novità del cosiddetto Dl Infrastrutture, approvato nel Consiglio dei ministri di ieri (bozza entrata in CdM nell’allegato in basso).
Il decreto trasferisce infatti nel fondo Ecobonus Auto gli oltre 57 milioni che erano bloccati per un altro incentivo auto, l’Extrabonus, divenuto di fatto inutilizzabile.
Contemporaneamente, slittano le scadenze per richiedere il bonus: la conclusione della procedura informatica per confermare la prenotazione dell’Ecobonus per le categorie M1, M1 speciali, N1 e L – cioè automobili, veicoli per trasporto di merci sotto alle 3,5 tonnellate e motoveicoli – potrà avvenire entro il 30 giugno 2022, se l’inserimento avviene tra il 1 luglio 2021 e il 31 dicembre 2021, ed entro il 31 dicembre 2021, se l’inserimento è avvenuto tra il 1 gennaio 2021 e il 30 giugno 2021.
Diverse altre le disposizioni del decreto: dalla disciplina della procedura per la cessione del marchio “Alitalia” a vari interventi per ridurre il divario infrastrutturale nel Sud.
Ad esempio – leggiamo dal comunicato di Palazzo Chigi – nuove disposizioni sulla progettazione territoriale, con la dotazione di 120 milioni di euro, consentiranno a 4600 Comuni italiani (tutti quelli sotto i 30mila abitanti nel Sud e nelle aree interne) di dotarsi di un “parco progetti” adeguato alle tante opportunità che ai Comuni stessi vengono offerte in questi anni, con il PNRR, con il FSC, con i fondi strutturali.
Sono introdotte inoltre misure per agevolare gli investimenti per la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e delle dighe; è ridefinita la procedura da seguire nell’orientare le risorse finanziarie (4,6 miliardi) destinate a ridurre le disuguaglianze territoriali in termini di dotazione infrastrutturale.
Il decreto regolamenta poi gli “stalli rosa” per i parcheggi, dedicati alle donne in gravidanza e ai genitori con figli fino a due anni. Prevista inoltre la facoltà per i Comuni di riservare posti di sosta, a carattere permanente o temporaneo, ai veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità e al trasporto scolastico e si rafforzano le sanzioni per chi occupa gli stalli rosa e altri parcheggi riservati senza essere autorizzato.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, si prevede che le Regioni possano utilizzare una quota delle risorse assegnate dal Governo per i servizi aggiuntivi anche per potenziare i controlli sui mezzi.
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